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Argentina, per Leo Messi squalifica di un turno e 1500 dollari di multa dopo lo sfogo post Cile

È arrivato il tanto atteso verdetto della Conmebol per Leo Messi. La Federazione del calcio sudamericano ha inflitto una giornata di squalifica e una multa da 1500 dollari (circa 1400 euro) per quanto accaduto al termine della sfida di Copa America tra Argentina e Cile. Il campione argentino paga così il rosso per l’espulsione dopo gli spintoni con Medel, e le polemiche post-gara con la premiazione disertata e le dichiarazioni al vetriolo contro gli organizzatori e gli arbitri.
A cura di Marco Beltrami
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È arrivato il tanto atteso verdetto della Conmebol per Leo Messi. La Federazione del calcio sudamericano ha inflitto una giornata di squalifica e una multa da 1500 dollari (circa 1400 euro) per quanto accaduto al termine della sfida di Copa America tra Argentina e Cile. Il campione argentino paga così il rosso per l'espulsione dopo gli spintoni con Medel, e le polemiche post-gara con la premiazione disertata e le dichiarazioni al vetriolo contro gli organizzatori e gli arbitri.

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Una giornata di squalifica e 1.500 dollari (circa 1400 euro) di multa. Così il tribunale disciplinare della Conmebol (massimo organo calcistico del Sudamerica) ha punito Leo Messi per quanto accaduto al termine della sfida con il Cile, finale per il terzo posto dell'ultima Coppa America. Il numero 1o espulso dopo un battibecco con Medel culminato in una serie di reciproci spintoni, aveva disertato la premiazione rinunciando così a ritirare la medaglia di bronzo, con dichiarazioni a dir poco forti: "La corruzione, gli arbitri e tutto il resto non ci hanno permesso di arrivare in finale". Parole che hanno sollevato un polverone, scatenando anche le proteste degli avversari e in particolare dei campioni del Brasile.

Lo stesso Messi pochi giorni fa ha deciso di scusarsi con la Conmebol e a tal proposito ha inviato una lettera di scuse ai vertici della Federazione, senza ritirare le parole dette, circa la  "corruzione", e senza fare chiarezza dunque sul destinatario della sua accusa. Anche questo probabilmente non lo ha aiutato ad evitare una multa "annunciata". La decisione, firmata dal vicepresidente dell'organo Amarilis Belisario, è subito esecutiva e non appellabile dal calciatore argentino, che dovrà dunque saltare la prima gara di qualificazione ai Mondiali del 2022 in programma il prossimo marzo. L'Argentina dunque dovrà tornare in campo senza la sua stella più brillante, nell'inizio del lungo percorso verso la prossima kermesse iridata in programma in Qatar.

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