Argentina, Maradona alla squadra: “Vi spiego cosa significa indossare questa maglia”
Un motivare d'eccezione. Diego Armando Maradona ha chiesto alla Federazione argentina di accedere al campo d'allenamento della Seleccion per parlare alla squadra. L'ex Pibe de Oro – in passato al timone della nazionale – prova a metterci la sua mano de dios e la sua faccia, la sua storia di campione affinché l'Albiceleste abbia uno scatto d'orgoglio e contro la Nigeria vinca la partita che può valere la qualificazione agli ottavi di finale. Dopo un inizio di Mondiale così negativo e con il calciatore più rappresentativo – Messi – schiacciato dalla depressione, D10s è sceso in terra per appianare tensioni, incoraggiare, dare nuove motivazioni a un gruppo umiliato dalla Croazia.

Maradona ha messo da parte anche le critiche, durissime, nei confronti del commissario tecnico, Sampaoli, puntando tutto sull'orgoglio e sugli stimoli che dovrebbe dare la maglia della Seleccion. "Ho dato sempre il massimo ogni volta che ho vestito la maglia argentina. E' stata come la mia vita. Leggende come Simeone, Redondo, Ruggeri, Canniggia, Filol, Luque e Gallego hanno fatto esattamente la stessa cosa. Voglio parlare con i giocatori e far capire loro cosa significa indossare la maglia nazionale".

Chissà se le parole di Maradona basteranno a scacciare via i brutti pensieri, a esorcizzare quella maledizione che sembra colpire Messi ogni volta che con la nazionale è chiamato a conquistare trofei come col Barça. Chissà se basteranno a far sì che la sommossa contro l'allenatore (in particolare, il disappunto mostrato da Aguero subito dopo il ko pesante coi balcanici) venga messa da parte per il bene dell'Argentina. Nelle ultime ore il ct ha convocato i giocatori in vista della sfida di martedì prossimo contro la Nigeria a San Pietroburgo. Il presidente dell'Afa, Claudio Tapia, si è rivolto ai giocatori prima che Sampaoli, il capitano Lionel Messi e il vice capitano Javier Mascherano facessero a loro volto un appello a tutto il gruppo perché si appianassero divergenze. E poi c'è Diego con la sua mano de dios.