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Ancelotti: “Cavani? Mi piacerebbe allenarlo. Pronti a uscire dal campo in caso di insulti”

L’allenatore del Napoli ha parlato anche della corsa scudetto con la Juventus e degli obiettivi degli azzurri: “Non è adesso che dobbiamo fare calcoli. Siamo partiti bene, si può fare di più, alla fine del girone di andata faremo un bilancio, vediamo anche la Champions: dove saremo. Dicembre è il mese che determina la seconda parte della stagione. Vediamo di passare il turno, magari di accorciare sulla Juve. Fin qui è andata bene, serve un altro sforzo”
A cura di Marco Beltrami
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Carlo Ancelotti a ruota libera. In attesa di tornare in campo con il suo Napoli che sarà impegnato prima contro il Chievo in Serie A e poi con la Stella Rossa in Champions, il tecnico è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Tanti i temi affrontati, compreso quello suggestivo, del calciomercato e di Edinson Cavani, accostato a più riprese agli azzurri come possibile super colpo della prossima estate.

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Cavani-Napoli, il mai dire mai di Ancelotti

Nelle ultime notizie di calciomercato, il nome di Edinson Cavani è tornato caldo per il Napoli. De Laurentiis ha aperto al possibile acquisto di un top player nella prossima estateDe Laurentiis ha aperto al possibile acquisto di un top player nella prossima estate. Cosa ne pensa Carlo Ancelotti di Cavani che ha recentemente incrociato nelle sfide di Champions tra gli azzurri e il Paris Saint Germain? Ecco il Carletto-pensiero: "Ho allenato tanti campioni, ma non Cavani? Cavani ancora no, mi piacerebbe allenare i giocatori bravi e mai dire mai". Oltre a Cavani piace anche il giovane talento Todibo: "E' un buon giocatore, un giovani e il club è molto attento. E' interessante".

Il bacio a Insigne e i rapporti Ancelotti-De Laurentiis

Archiviato il capitolo calciomercato, Carlo Ancelotti è entusiasta di questa prima parte di avventura al Napoli. Il tecnico che ha un ottimo rapporto con il presidente De Laurentiis ha parlato anche dei giocatori, e in particolare del cambio ruolo per Hamsik e Insigne: "Discussioni con il presidente? No, neanche discussioni. Siamo sempre d'accordo su tutto, con grande rispetto reciproco. Hamsik regista è stato facile, per me: più facile che imparare a cucinare. Insigne attaccante è un'idea che mi è venuta dopo la gara con la Samp: dovevo farlo rifiatare perché fosse più lucido là davanti". Una battuta anche sul bacio che spesso e volentieri riserva ad Insigne, ecco perché: "Il bacio a un giocatore è segno di affetto, riconoscenza: dipende dai momenti. Il bacio a Insigne, per esempio. Ma può andare anche a chi ha giocato male. Motivarli significa dir loro che la competitività è con se stessi, non con gli altri, per migliorare, non per raggiungere qualcuno".

Gli obiettivi e il ruolino di marcia del Napoli

Questo Napoli crede nello scudetto? E qual è il ruolino di marcia degli azzurri: "Non è adesso che dobbiamo fare calcoli. Siamo partiti bene, si può fare di più, alla fine del girone di andata faremo un bilancio, vediamo anche la Champions: dove saremo. Nel calcio ci vuole anche fortuna. io sono nato fortunato, anche il presidente lo è. Dicembre? E' il mese che determina la seconda parte della stagione. Vediamo di passare il turno, magari di accorciare sulla Juve. Fin qui è andata bene, serve un altro sforzo"

Ancelotti e i cori offensivi negli stadi italiani

Ancelotti ha poi ribadito il suo pensiero sugli insulti negli stadi e sui cori offensivi e razzisti. Il tecnico non ha dubbi: bisogna lasciare il campo. Questo il parere di Carletto: "Bisogna farlo, e serve la volontà di tutti, anche dei tifosi del Napoli. Non si insultano gli avversari, i tifosi devono fare i tifosi delle loro squadre, dare energia positiva. Gli insulti razzisti vanno fermati, c'è anche un regolamento da applicare". E a proposito del Var l'allenatore del Napoli è soddisfatto e vorrebbe vedere la tecnologia in Champions: "Dagli ottavi di finale di Champions League ci sono tutti arbitri d'esperienza e la Var potrebbe aiutarli. Negli ultimi tempi ci sono stati troppi errori. Se fai un errore in campionato c'è tempo per rimediare, se lo fai in Champions sei fuori. Il sistema non è partito male. Ci sono stati alcuni episodi negativi, ma alla fine è sempre una decisione dell'arbitro. Io dico che la Var andrebbe utilizzata un po' di più"

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