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Ambra Angiolini punge la Juve: “Allegri si è preso da solo la responsabilità delle sconfitte”

Ambra Angiolini, attrice italiana e compagna di Allegri, ha riservato qualche stoccata alla Juventus per l’evoluzione del rapporto tra il compagno e il club: “Massimiliano è stato esonerato dalla sua squadra per la quale ha lottato, per la quale si è fatto da parte quando c’era da sollevare trofei, quella che lo ha fatto sognare e sbattere preziosi cappotti sulla panchina”.
A cura di Maurizio De Santis
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Massimiliano Allegri non è più il tecnico della Juventus. La sua avventura si è conclusa ufficialmente a Genova, con la sconfitta incassata contro la Sampdoria all'ultima di campionato, ma ufficiosamente non era più l'allenatore dei bianconeri dal giorno dopo l'eliminazione dalla Champions per mano dell'Ajax giovane, di belle speranze e organizzato. Il presidente, Andrea Agnelli, lo confermò in diretta tv salvo cambiare idea – caldeggiata dai collaboratori, Nedved e Paratici – e chiudere il rapporto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto (2020). Nei colloqui delle scorse settimane non si ragionò di scelte per guardare al futuro ma di risoluzione, e così è stato. Cosa farà adesso l'allenatore? Le prossime settimane saranno dirimenti al riguardo. Magari beneficerà di un anno sabbatico durante il quale dedicarsi un po' di più alla propria famiglia e alla propria compagna, come ammesso dallo stesso Allegri in conferenza stampa.

Non è la Juve, la stoccata di Ambra ai bianconeri

Chi è la donna in questione? Ambra Angiolini: oggi attrice italiana affermata che un po' di anni fa conquistò la ribalta con la trasmissione di Gianni Boncompagni ‘Non è la Rai'. Ed è proprio lei, nell'intervista a Vanity Fair, a punzecchiare il club bianconero per come ha gestito la vicenda Allegri

Massimiliano è stato esonerato dalla sua squadra per la quale ha lottato, per la quale si è fatto da parte quando c’era da sollevare trofei, per la quale si è preso da solo tutta la responsabilità delle sconfitte, quella che lo ha fatto sognare e sbattere preziosi cappotti sulla panchina – si legge nell'articolo -. A lui che mi ha insegnato a restare ferma davanti al terremoto, a stare zitta se c’è troppo chiasso intorno, a continuare a metterci la faccia togliendo la maschera dell’ego, ad avere coraggio da sembrare spavaldi, cinici e poi a sorprendere tutti facendo scendere sale dagli occhi per un saluto, va il saluto al quale voglio unirmi… Grazie di tutto mister.

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