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Allegri dopo la vittoria nel derby: “La Juventus è forte. Le critiche mi divertono”

Il tecnico replica alle critiche con ironia: “Stanno crescendo tutti, abbiamo fatto tanti punti in campionato, siamo in corsa per la Champions e abbiamo fatto un bel passo per la finale in Coppa Italia. Poi ci dicono che giochiamo male ma quello che conta è competere sempre per tutto”
A cura di Maurizio De Santis
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La sua Juventus è una corazzata e al rumore dei nemici non fa come Mourinho. Non parla di ‘prostituzione intellettuale' né mima il gesto delle manette. No, Allegri replica con un sorriso ironico. E gongola quando si presenta ai microfoni per commentare la vittoria nel derby ottenuta con una prestazione caparbia, sofferta, da grande squadra che sa adattarsi alle difficoltà del momento (l'infortunio di Higuain aggiuntosi all'indisponibilità di Mandzukic) facendo leva su un gruppo compatto, al quale le risorse non mancano di certo.

Bernardeschi si rivela decisivo anche su una gamba sola… non è in perfette condizioni fisiche ma stringe i denti e serve ad Alex Sandro la palla del match. Dybala viene gettato nella mischia e porta un po' di Joya. Il Toro cosa fa? Sta a guardare, di più non è in grado di fare. Abbassa la cresta.

La Juventus martedì ha giocato una gara dove abbiamo sbagliato molto tecnicamente dopo il 2-0 e abbiamo comunque avuto più occasioni di loro e dovremo andare a Londra nelle migliori condizioni – ha ammesso Allegri in conferenza -. La Juve è forte, ha dei giocatori straordinari, stiamo lottando in tutte le competizioni e negli ultimi tre anni abbiamo saltato solo 4 partite in Champions al secondo anno. Poi se una volta si fa 2-2 col Tottenham non è una tragedia. Oggi non è stata una risposta, oggi è stata una grande partita e sono orgoglioso dei ragazzi e di allenare questo gruppo. Il calcio è opinabile ma le critiche mi stimolano molto e mi divertono.

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Perché subito Bernardeschi in campo e non Dybala dopo l'infortunio di Higuain? Allegri spiega così le sue scelte dettate dalla necessità del momento.

In quel momento dovevo scegliere, o far fare a Dybala 90 minuti ma mi sembrava rischioso oppure doveva farlo Douglas Costa. E così abbiamo creato una superiorità in mezzo al campo e abbiamo fatto bene. Paulo ha fatto una buona mezz'ora, è indietro di condizione ma tecnicamente ha fatto bene. Sono contento di lui come di tutto il gruppo. Alex Sandro nel tridente offensivo? Ha fatto una buon partita così come Sturaro che ha dato intensità e pressione. Stanno crescendo tutti, abbiamo fatto tanti punti in campionato, siamo in corsa per la Champions e abbiamo fatto un bel passo per la finale in Coppa Italia. Poi ci dicono che giochiamo male ma quello che conta è competere sempre per tutto.

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