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Alessandro Del Piero a De Rossi: “Un abbraccio grande, Daniele. Oggi come a Berlino”

Su Instagram l’ex calciatore della Juventus dedica un messaggio al centrocampista della Roma che a fine stagione lascerà la maglia giallorossa dopo 18 anni: “So come ti senti e posso immaginare quanta voglia hai ancora di giocare”. Nell’immagine scelta per il post l’abbraccio durante un match della Nazionale nell’estate del 2006.
A cura di Maurizio De Santis
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In quel "so come ti senti" che Alessandro Del Piero dedica a Daniele De Rossi c'è tutta la partecipazione emotiva del campione che ha già provato sulla propria pelle cos'è un distacco traumatico, cosa significa quando un capitolo importante della tua vita si chiude per volontà altrui, cosa vuol dire ripensarsi anche se quel che c'è dopo un po' spaventa, un po' è difficile da immaginare. A Pinturicchio è successa una cosa simile quand'era alla Juventus, anche allora fu tangibile la sensazione che la società si fosse liberata di lui senza colpo ferire. Considerato quel che aveva rappresentato per i colori bianconeri, la maggior parte dei tifosi – e forse lo stesso calciatore – si sarebbero aspettati un finale diverso, che la favola bella proseguisse magari con un ruolo differente ma non si troncasse in quel modo.

Sei stato un avversario leale e un compagno di momenti indimenticabili. Quello stadio, quei rigori. Campioni del Mondo! Ma sei soprattutto una persona speciale e profonda. So come ti senti e posso immaginare quanta voglia hai ancora di giocare, di divertirti e di trasmettere sul campo la tua grande passione per il calcio. E quando smetterai, so che sarai anche un bravissimo allenatore, se sarà quello che vorrai. Un abbraccio grande Daniele, oggi come a Berlino. Ale #ADP10#danielederossi

Con l'addio di Daniele De Rossi a fine stagione sarà un po' più povera anche la Serie A che, dopo Gigi Buffon (già emigrato l'anno scorso in Francia) e poi ancora Andrea Barzagli (smetterà al termine del campionato), perderà l'ultimo testimone dell'Italia che nel 2006 – contro ogni pronostico – conquistò la Coppa del Mondo in Germania. E con una pennellata di Grosso dipense d'azzurro il cielo sopra Berlino. Ma in questo calcio che tutto divora non c'è spazio per sfumature del genere.

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