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Vieri in Laguna, che ‘Casino’ a Venezia per una giacca

L’ex attaccante della Nazionale bloccato all’ingresso perché indossava solo una maglietta. “Le regole sono uguali per tutti”, ha spiegato l’ad Ravà. L’ex calciatore ha affidato la sua risposta a Twitter: “Perché non dici che il giorno prima mi avete fatto entrare senza giacca? Vi fate pubblicità gratis, ne avete bisogno…”
A cura di Maurizio De Santis
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Questa volta il selfie stick non c'entra. Anzi a Bobo Vieri dev'essere passata anche la voglia d'immortalarsi in foto nei pressi del Casinò di Venezia. Roulette francese, tavoli per gli incalliti e più ‘freddi' giocatori di poker, black jack e le slot machine sperando d'essere baciati dalla fortuna al tocco della manovella magica. Per l'ex calciatore il viaggio in Laguna ("arriviamo", aveva indicato a corredo della foto che ritraeva il cartello autostradale) e la serata al Ca' Vendramin Calergi non resteranno tra i suoi ricordi più memorabili. E l'azzardo di presentarsi in maglietta nel locale s'è rivelato un azzardo troppo rischioso. Senza giacca l'ingresso è vietato anche a lui, non si fanno eccezioni. E' finita male, col botta e risposta a distanza che ha avuto eco sui social network per la reazione dell'ex giocatore: "Non andrò mai più al Casinò di Venezia.. Un disastro, vergogna", ha scritto in un post Vieri. La replica dell'ad, Vittorio Ravà, è stata altrettanto decisa: "I personaggi famosi hanno oneri e onori, le regole sono uguali anche per loro e il rispetto di chi lavora deve essere assoluto", ha raccontato all'edizione veneta del Corriere della Sera.

Incidente diplomatico chiuso? Niente affatto perché lo sfogo dell'ex bomber della Nazionale è continuato: "Caro Ravà due cose: la prima, perché non dici che il giorno prima mi avete fatto entrare senza giacca? Che non era un problema…", è stato l'ennesimo ‘cinguettio' di Vieri, seguito da ulteriori riflessioni: "La seconda, me ne sono andato io. Non è che non mi avete fatto entrare. Ridicoli". E se il concetto non è ancora abbastanza chiaro, c'è un terzo messaggio che chiosa la vicenda: "Vi fate pubblicità gratis, ne avete bisogno…". Eppure tutto sembrava filare liscio come l'olio, al Lido come al cooking show dello chef ‘stellato' Bruno Barbieri fino al ‘Ballo del Doge' nel Palazzo che s'affaccia sul Canal Grande. E invece… rien va plus, monsieur Vieri.

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