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Maradona, Messi, Maxi Lopez e i tifosi: Icardi contro tutti

A soli 23 anni la punta dell’Inter ha già collezionato un’ampia serie di scontri e braccio di ferro. Un vero e proprio record negativo.
A cura di Marco Beltrami
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Attualmente è facile definirlo l’uomo della discordia in casa Inter. Mauro Icardi ha vissuto una domenica a dir poco difficile che ha inciso e non poco sul rendimento della squadra di De Boer, sconfitta al Meazza per 2-1 dal Cagliari. Il centravanti argentino è stato il protagonista in negativo della sfida sbagliando malamente un calcio di rigore, e incassando nel corso di tutto il match la contestazione della Curva Nord. Il motivo? Le dichiarazioni del bomber nella sua autobiografia “Sempre avanti” che hanno fatto infuriare i rappresentanti del tifo che hanno esposto uno striscione pesantissimo che non ha bisogno di commenti: “Usi un bambino per giustificarti e tirarci fango in faccia. Non sei uomo. Non sei capitano. Sei solo una vile merdaccia”.

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Non sembrano dunque esserci mezze misure nella vita di Icardi. Si passa da giornate da incorniciare, con gol e prestazioni convincenti, a momenti da dimenticare. Il contrasto tra la punta e la curva, iniziato nel febbraio 2015 in occasione di Sassuolo-Inter, è solo uno dei tanti “scontri” collezionati da un ragazzo che a soli 23 anni ha fatto discutere e non poco. Tutto è iniziato ovviamente con il  triangolo Icardi-Maxi Lopez-Wanda Nara.

Icardi contro Maxi Lopez

La storia d’amore tra la punta nerazzurra e la bella argentina ex del giocatore del Torino ha scatenato una serie di reazioni a catena, dividendo anche il mondo del calcio e soprattutto i colleghi connazionali dei due. Questi ultimi, ritrovatisi in campo da avversari si sono resi protagonisti spesso e volentieri di siparietti poco edificanti: mancate strette di mano del “Galina” e l’indignazione social di Maurito con tanto di botta e risposta. Fino alle indiscrezioni provenienti dall’Argentina e dal programma "Bien Arriba" (in onda su Radio 10), sulla mafia che si sarebbe offerta con Lopez per picchiare Icardi.

L'esclusione dalla nazionale

Un altro scontro tornato d’attualità è quello con la sua nazionale. I gol del centravanti sono passati inosservati dai vertici federali e dal Ct Bauza che ha fatto altre scelte, facendo infuriare la compagna-agente Wanda Nara. Anche in questo caso le indiscrezioni si sono moltiplicate, soprattutto quelle clamorose relative ad uno spogliatoio dell’Albiceleste contrario alla convocazione di Icardi, con a capo addirittura Messi. Tutto smentito ovviamente dal selezionatore che ha dichiarato a Fox Sport: “Nessun giocatore si è mai permesso di mettere bocca sulle convocazioni e non c’è alcun veto nei confronti di Icardi”.

Le bordate di Maradona

E non sono certo positivi anche i rapporti tra Maradona e la punta dell’Inter. Il Pibe che già in passato si era schierato dalla parte di Maxi Lopez definendo Icardi "un traditore", si è ripetuto rincarando la dose in occasione della Partita della Pace. Un episodio che ha spinto il giocatore a rispedire le accuse al mittente, con parole altrettanto velenose: “Maradona? Ogni volta che parla fa solo figuracce, parliamo di una persona che non può essere da esempio per nessuno".

Parole grosse con Osvaldo

Forte anche il battibecco con l’ex compagno di squadra Pablo Daniel Osvaldo che ha dato il via alla rottura tra l’italoargentino e la società nerazzurra. Un mancato passaggio di Maurito a Osvaldo in Juve-Inter, scatenò l’ira dell’ex che si scagliò contro l’attuale capitano nerazzurro. Incidente diplomatico con Mancini costretto agli straordinari per fare da paciere nello spogliatoio. Da lì in poi però il rapporto con Osvaldo si è definitivamente compromesso.

Il braccio di ferro con l'Inter

E infine il braccio di ferro con la società. Quella società che domani incontrerà Icardi con tanto di provvedimenti all’orizzonte dopo quanto scritto nella sua autobiografia. Quest’estate il giocatore spesso e volentieri sembrava sul punto di lasciare la società milanese, per un mancato rinnovo del contratto. Grande pressing mediatico della compagna-agente Wanda Nara, che alla fine ha convinto i vertici ad assecondare le richieste accelerando i tempi dell’ufficializzazione del rinnovo. Alla fine dunque ha vinto lui, anche se il tutto ora potrebbe rivelarsi un boomerang soprattutto dopo la feroce contestazione della curva.

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