Il preparatore del Galles: “L’Arsenal sta distruggendo i suoi calciatori”
"Per fortuna Fabregas è andato via dall'Arsenal, così almeno ha evitato che gli distruggessero il fisico". Raymond Verheijen, preparatore atletico che fa parte dello staff del Galles, punta l'indice contro i ‘Gunners' e i loro metodi di allenamento, cura del calciatore. Un atto d'accusa durissimo nei confronti dei londinesi incapaci di programmare – a suo dire – tabelle di lavoro ad hoc per ogni singolo atleta, prevenendone infortuni e mettendoli al riparo da ricadute future. E allora parte proprio dallo spagnolo tornato in Inghilterra, ma allo Stamford Bridge, per introdurre l'argomento che sviluppa su Twitter attraverso alcuni post pubblicati sul proprio account (sarà vero oppure un fake? si chiedono Oltremanica). "E' triste leggere le notizie sull'ennesimo infortunio di Aaron Ramsey – si legge ancora, come riporta anche Mundo Deportivo -. Da quando gioca nell'Arsenal il suo record d'incidenti è scioccante per un giocatore giovane come lui". Sì, perché il suo nome s'è andato ad aggiungere alla lunga d'indisponibili che ha decimato rosa e potenziale della squadra di Arsene Wenger.
Walcott, Wilshere, Oxlade-Chamberlain, Ozil… tutte pedine importanti per lo scacchiere tattico che hanno marcato visita in infermeria oppure sono andate sotto i ferri per ricostruire legamenti (quelli del ginocchio, nel caso di Walcott) oppure ricomporre lesioni (come accaduto a Wilshere). Tutte pedine costrette a stare lontano dai campi. E adesso c'è anche il gallese il cui stop maturato durante la gara di Champions contro il Galatasaray è stato una vera sciagura… una maledizione, la stessa di ‘quando segna Ramsey', ma questa volta con effetto contrario. In piena emergenza, l'Arsenal ha richiamato alla base Francis Coquelin, in prestito al Charlton.
Il caso van Persie. Raymond Verheijen non si ferma e cita anche le condizioni ‘dell'olandese volante' (ricordate lo splendido gol al Mondiale contro la Spagna?) che a 31 anni "sembra quasi più vecchio a causa dei danni che il suo corpo ha accusato durante la permanenza a Londra. I giocatori che sono infortunati, stagione dopo stagione, non guariscono dalle proprie debolezze ma finiscono per aggravarle con conseguenze negative per la loro carriera".
