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Cessione Milan, ultime notizie

“Mr. Bee persona seria, esiste la possibilità che io tenga il 51% del club”. Così Berlusconi al termine del summit all’Hotel Park Hyatt con Bee Taechaubol. “Resterò presidente”, ha aggiunto ai cronisti e ai tifosi. Con lui anche sua figlia Barbara e Galliani. Il broker thailandese: “E’ un grande onore, ci vuole tempo per chiudere”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Mr. Bee persona seria, esiste la possibilità che io tenga il 51% del club"Sono le prime parole del presidente Berlusconi dopo il summit con il broker thailandese all'Hotel Park Hyatt di Milano. La trattativa non è ancora chiusa, va avanti ma la strada è segnata: non vi sono altri contatti sul tavolo, anche la pista cinese (quella di Ricard Lee) è caduta. "Voglio dare ai tifosi la garanzia sul futuro della società. Ho trovato in Mr. Bee una persona assolutamente seria, gli adempimenti tecnici erano prodromici alla stesura del contratto. Pensiamo di diventare amici. Stiamo lavorando perché il brand del Milan acquisti sempre maggior valore, questo è un incontro per il futuro. L'importante è avere la certezza che il Milan possa tornare a essere protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Per me è un affare di cuore, troppo importante".

Accanto a Silvio Berlusconi (che ha confermato di restare presidente, con lui anche sua figlia Barbara e Galliani), prende la parola anche il magnate thailandese: "Voglio ringraziare il presidente per l'opportunità. E' un grande onore, ci vuole tempo per chiudere. Non posso parlare di cifre, ci sono diverse operazioni legali e finanziarie da preparare". Un primo, importante passo è stato fatto: è nel solco delle parole di Berlusconi (trattenere ancora la maggioranza delle quote del Milan) che proseguiranno i contatti con Mr. Bee che dovrebbe sì entrare nel club ma non come socio di maggioranza: la trattativa con la cordata che fa capo a lui riguarda il 49% del pacchetto azionario oltre a una serie di benefici per il brand rossonero. Tutto ruota intorno a un piano di marketing fissato per espandere in Oriente il marchio del ‘diavolo' attraverso l'apertura di scuole calcio, Milan Lab e altre strutture.

Il comunicato della Fininvest

"L'incontro di Milano con Mr. Bee è stato positivo. Sono state discusse tematiche centrali per il futuro del club come, ad esempio, la valorizzazione e la commercializzazione del brand nei paesi asiatici, dove si può dare un forte e decisivo impulso per sviluppare i ricavi e reperire così quelle risorse finanziarie indispensabili per allestire un progetto tecnico e sportivo che riporti il club ai vertici del calcio italiano, europeo e mondiale. La collaborazione proposta, ancora da definire in molti punti, prevede l’acquisizione da parte di una cordata finanziaria di una quota di minoranza e che il controllo del club rimanga saldamente nelle mani del Presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest".

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Quello della Thai Prime

Dopo la mattinata intensa è arrivato anche il comunicato ufficiale della Thai Prime, la società che fa capo a Bee Taechaubol: "Abbiamo raggiunto l'accordo per un negoziato esclusivo con Fininvest per acquisire una quota della società rossonera. Una volta terminato l'accordo, ci rimboccheremo le maniche e cominceremo a lavorare per rendere più forte la squadra. Il Milan non è dove dovrebbe essere. Dovrebbe lottare per la Serie A e per le fasi finali della Champions. I nostri partner finanziari sono saldi e dietro di noi e voglio ringraziare del supporto anche a Doyen Sports.Essere parte del Milan è un onore, un sogno che diventa realtà".

Mattinata cruciale

"Oggi qui non succede nulla, vi dò la mai parola. Io sto andando a Milano". Così aveva salutato i cronisti l'ex Presidente del Consiglio che, a bordo della propria auto, aveva lasciato Villa San Martino per recarsi – tirato in volto e apparso abbastanza teso – all'appuntamento. Il numero del Milan è arrivato nell'albergo al Centro di Milano verso le 11 ed è stato accolto nella hall dell'albergo dal broker thailandese: insieme si sono recati nella suite per l'ennesimo l'incontro. Il giorno decisivo, dunque, è ancora rimandato, ma il futuro del Milan sembra parlare thailandese. Tutto va deciso, serviranno tempi e termini ulteriori per definire i dettagli della transazione.

La bozza dell'accordo

A poche ore dalla probabile chiusura dell'affare tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, il Sole 24 ore aveva anticipato la bozza dell'accordo tra le due parti. La valutazione del club rossonero sarebbe di 950 milioni al netto del debito di 240 milioni. Il broker thailandese dovrebbe acquisire il 51%, mentre la famiglia Berlusconi manterrebbe il rimanente 49. Per quanto riguarda il nome del nuovo allenatore, circolano già i nomi di Lopetegui del Porto, Unai Emery, del Siviglia e dell'ex nerazzurro Walter Mazzarri. Ma è tutto da definire.

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Cento milioni per rilanciare la squadra

Secondo fonti Sky Sport, la quota di maggioranza che Bee Taechaubol dovrebbe rilevare da Silvio Berlusconi potrebbe essere anche del 60%, per una cifra complessiva intorno al miliardo e 400 milioni di dollari (950 milioni al netto dei 240 del monte debiti). I dubbi dell'attuale numero uno rossonero, riguarderebbero eventuali garanzie legate al rafforzamento immediato della squadra e alla possibilità che il Diavolo torni a vincere da subito. Perplessità che Mr.Bee avrebbe spazzato via, garantendo un investimento di 70-100 milioni per la prossima campagna acquisti e confermando inoltre il peso del fondo Doyen Sports sul prossimo mercato. Il famoso fondo d'investimento, infatti, è proprietario del cartellino di grandi calciatori (tra i quali Falcao e Felipe Anderson) e avrebbe promesso un prestito gratuito per 2 anni, di alcuni giocatori già sotto contratto.

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L'ultima riunione a Villa San Martino

A Villa San Martino, nell'attesa che Mr. Bee faccia ritorno, c'era tutto lo stato maggiore di Mediaset-Fininvest: oltre a Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, l'ad di Fininvest Pasquale Cannatelli, il direttore generale Danilo Pellegrino e Alessandro Franzosi (responsabile delle acquisizioni aziendali). L'annuncio è atteso per questa sera e comunque non prima della chiusura delle Borse. Sono rimasti ad Arcore fino alle 20.30 circa, quando tutto è stato rinviato alla giornata di venerdì. Quelle di oggi, quindi, s'è rivelata una giornata interlocutoria: Berlusconi non ha sciolto ancora la riserva rispetto alla proposta del magnate thailandese. Se in contro ci sarà, avverrà domani.

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Mercoledì l'incontro ad Arcore

Mercoledì il sottofondo della voce del telecronista che racconta di Milan-Genoa, nel pomeriggio di giovedì l'ennesimo rendez-vous a Villa San Martino per segnare un passaggio di consegne epocale al vertice del ‘diavolo' dopo quasi 30 anni. Il match di campionato col Grifone ha fatto da corredo accessorio all'incontro avvenuto ad Arcore (e terminato mercoledì sera intorno alle 23) tra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, il magnate Thailandese interessato all'acquisto del pacchetto di maggioranza del club rossonero. La proposta messa sul tavolo è di circa 500 milioni di euro per rilevare il 51% della società. L'ex Presidente del Consiglio, assieme a sua figlia Barbara, ha preso nota (la parola passa agli ‘uomini dei conti') e s'era riservato una notte di riflessione per meditare sull'offerta ricevuta e discussa anche con a Pablo Victor Dana, rappresentante di ADS-Securities LLC (società di servizi finanziari di Abu Dhabi), e James Davies-Yandle, co-fondatore della Global Legends Series, la società di cui Mr. Bee è sponsor e che – dopo aver siglato un'intesa con il governo di Pechino – ha deciso di finanziare lo sviluppo delle scuole calcio in Cina.

Il comunicato della Curva Sud Milano: la nuova proprietà sia all'altezza di Berlusconi"Tutte le storie hanno un inizio ed una fine. E se una nuova pagina si deve scrivere auspichiamo che sia una pagina di storia all’altezza di chi oggi ci potrebbe salutare. Sarebbe un grandissimo errore, dare continuità ed un posto in società a personaggi che ci hanno ridotti alla situazione attuale. Se rivoluzione deve essere che lo sia in tutto, ma senza dimenticare la nostra storia e tradizione. Ora le lasciamo il tempo per prendere la sua decisione, quella che sicuramente prenderà sarà la migliore per il Milan e tutto quello che rappresenta per lei. Se dovesse rimanere le chiediamo di prendere in mano la situazione e dare una svolta societaria al fine di tornare grandi, se dovesse invece decidere di cedere la società sarà sempre il presidente più vincente della storia del calcio e questo nessuno lo potrà mai cancellare. In attesa del futuro noi ci siamo e ci saremo sempre".

L'incontro di Mr. Bee con i suoi legali per definire i dettagli della transazione. Cautela ma anche ottimismo sulla possibilità che la cessione sia ormai imminente è legata anche a un altro particolare: martedì Mr.Bee è stato a Ginevra dove ha incontrato il Barone e la Baronessa Rothschild, consulenti legali e l’advisor Edmond de Rotschild, un summit decisivo per raffinare gli ultimi particolari dell'offerta. La risposta arriverà nella giornata di giovedì. Mr. Bee da un lato mentre sull'altra metà del fiume c'è la cordata d'imprenditori che arrivano dalla Grande Muraglia e facenti capo a Richard Lee, deciso a entrare nel mondo del calcio e sviluppare il business. Rispetto alla cordata guidata da Taechaubol, quella di Lee ha fatto sapere d'essere pronta a investire circa 600 milioni per il 60%.

Sono giorni decisivi per il futuro del Milan

Archiviato il sogno di raggiungere l'Europa sul campo, il club punta a conquistare il mercato orientale grazie all'interesse per la società da parte del magnate thailandese Bee Taechaubol e del cinese di Richard Lee, entrambi desiderosi di rilevare la maggioranza delle azioni e assumere il comando dell'Ac Milan. Mr. Bee è tornato a Milano in questo weekend. L'obiettivo di Taechaubol, che dovrebbe essere affiancato anche da Nelio Lucas, gestore del fondo internazionale Doyen Sport, sarebbe quello di mettere subito le mani sul 60% della società rossonera. Lo ha confermato all'Ansa una portavoce della Thai Prime, fondo di investimento di cui Taechaubol è a capo.

La cordata di Lee sullo sfondo

Alla decisione del magnate thailandese, fa da contraltare il dubbio di Silvio Berlusconi che, spalleggiato dalla figlia e da Galliani, sarebbe più propenso a vendere le quote a Richard Lee: operazione che permetterebbe a Berlusconi di incassare maggiori denari e al club milanese di entrare prepotentemente nel mercato cinese. In tale senso, le parole di Marina Berlusconi – presidente Fininvest – servono a mettere la sordina necessaria alla ridda di voci degli ultimi giorni. "E' una fase molto delicata, si impone il silenzio – ha ammesso ai giornalisti dopo l'assemblea di Mondadori a Segrate -. Sono state dette tante cose inesatte e non vere, è una fase delicata".

Nel testa a testa tutto orientale a sentirsi in pole position è proprio Bee Taechaubol che, grazie all'accordo preliminare fatto firmare a Berlusconi nello scorso marzo (valido fino al 26 aprile e con una penale a favore di Mr. Bee di 25 milioni di euro), pensa di poterla spuntare su Richard Lee nonostante un'offerta più bassa (750 milioni di euro contro il miliardo e cento offerto dai cinesi).

Il messaggio prima del derby. Mando un caloroso e affettuoso saluto al presidente Silvio Berlusconi – si legge attraverso il profilo Victor Pablo Dana, mediatore della transazione – e a tutta la sua famiglia, ai dirigenti, ai dipendenti ma soprattutto alla squadra per il derby. Vedrò la partita con tutta la mia famiglia a Bangkok, davanti alla televisione, anche se sarà piena notte e farò un grande tifo per i ragazzi.

Chi è Victor Pablo Dana? Manager di grande esperienza, di quelli che ‘il denaro non dorme mai' e nel corso della sua carriera s'è ritagliato spazi professionali nel settore del private equity. Una sorta di mediatore per operazione finanziarie di rilievo e condotte attraverso cordate d'imprenditori dal giro d'affari altrettanto rilevante. E' stato lui a postare la foto che ritrae il magnate Thailandese con alle spalle le maglie del Milan. E' stato lui a diffondere messaggi ottimistici sull'arrivo di Mr. Bee a Milano.

A Milano per chiudere la trattativa

Le indiscrezioni sulla imminente cessione societaria sono continuate ed è arrivata la conferma che Mr. Bee è tornato nuovamente a Milano: l'imprenditore thailandese in Italia vuole acquistare una parte importante delle quote del Milan (subito il 20, massimo 30% delle quote fino alla progressiva acquisizione della maggioranza delle quote). Di fatto, dunque, questo sarebbe stato l'ultimo derby di Silvio Berlusconi da presidente rossonero. Come era stato già paventato nelle ultime settimane, Mr. Bee sarebbe quindi in netto vantaggio sulle cordate cinesi che pure hanno mostrato il loro interesse e sarà lui l'uomo nuovo chiamato a rilanciare le ambizioni del Milan.

L'arrivo di Mr. Bee

Continua a lavorare sotto traccia anche Bee Taechaubol che, consapevole dall'arrivo di altre cordate, avrebbe fatto pervenire al Cavaliere un'ulteriore proposta: circa un miliardo di euro di euro per il 60/70% della società. Secondo il Corsera suoi emissari sono già sbarcati in Italia nelle settimane scorse per verificare carte, conti e quant'altro sia necessario alla chiusura (o meno) della transazione. Un rilancio deciso, che testimonia l'assoluta serietà delle intenzioni del famoso broker che sarebbe al comando di una cordata di finanziatori thailandesi e di Singapore, con il possibile coinvolgimento anche del fondo d'investimento Doyen Sport. Tra Berlusconi e Taechaubol, oltre alla famosa penale del 10% in caso saltasse tutto a carico del patron rossonero, ci sarebbe stato anche un nuovo accordo preliminare: documento che dovrebbe essere messo a punto entro il mese di maggio, quando la trattativa verrebbe conclusa. Anche in questo caso, Barbara Berlusconi rimarrebbe a bordo del nuovo progetto, con Adriano Galliani relegato ad un iniziale ruolo di traghettatore. Il nuovo ad dovrebbe essere Pablo Victor Dana (uomo d'affari italiano che lavora a Dubai, già intermediario nell'operazione), mentre ci sarebbe anche il clamoroso ritorno di Paolo Maldini nelle vesti di direttore tecnico.

Indiscrezioni sull'interesse dei cinesi

Nelle ultime ore, però, sarebbe emerso un altro imprenditore di Hong Kong intenzionato a rilevare la maggioranza del club di via Aldo Rossi. Il nome è quello di Richard Lee, magnate cinese non nuovo a collaborazioni con "brand" italiani come Ferrari, Maserati e Moschino. Recentemente comparso di fianco a Berlusconi a San Siro, nel suo ultimo viaggio per parlare di come "replicare" Casa Milan in Cina, Richard Lee sarebbe stato a cena con il presidente rossonero nella sua residenza ad Arcore. Durante l'incontro è possibile che i due abbiamo parlato della cessione di quote del club milanista.

La notizia della cessione diffusa da askanews

Silvio Berlusconi ha (quasi) ceduto la maggioranza del Milan a investitori cinesi: il 75% per cento delle quote azionarie del club rossonero venduto in un'operazione da 1.5 miliardi di euro. A rilanciare la notizia fu l'agenzia askanews (all'Ansa, invece, è poi arrivata puntuale la smentita sulla questione da parte di fonti molto vicine al Cavaliere), al momento però non è stato svelato il nome del gruppo e del magnate che ha deciso di rilevare il timone della società impegnandosi a garantire a Barbara – figlia dell'ex Presidente del Consiglio – un ruolo da amministratore delegato nella neonata dirigenza. Incontri privati ad Arcore e a Roma sono serviti a intavolare la transazione, fissando tempi e termini di una trattativa che sembra chiusa. ‘Ma servirà ancora qualche mese per definire ulteriormente i dettagli', è quanto l'ex Premier avrebbe assicurato.

Il mandato alla banca d'affari Lazard

Un ulteriore dettaglio sulle manovre per la cessione del ‘diavolo' venne fornito da Il Sole 24Ore che, poche settimane fa, raccontò del mandato concesso alla banca d'affari Lazard perché preparasse un documento sullo stato di salute della società, sull'appeal del brand da consegnare a potenziali investitori. L'intero piano d'investimenti che ha il cuore sotto la Grande Muraglia avrebbe addirittura il benestare del governo cinese che, così facendo, punta alla sempre maggiore diffusione di uno sport e di un fenomeno, il calcio, in un Paese che ha un bacino di oltre un miliardo di abitanti (1.3).

Da Mr. Pink a Zong Qinghou, i nomi trapelati

Ma chi è il fantomatico mecenate che ha tessuto finora la trama dei contatti dietro le quinte? L'ultima ipotesi in ordine di tempo ha fatto riferimento a Zong Qinghou, il presidente della Wahaha Group, il più grande produttore cinese di bevande, ha però smentito tutte le voci sul possibile acquisto della maggioranza del Milan. "E' solo un pesce d'aprile. Si tratta di pura finzione, tutto frutto d'una invenzione giornalistica", ha fatto sapere il magnate che vanta un patrimonio di 19 miliardi di dollari. Un mese fa a finire sotto i riflettori fu Poe Qiu Ying Wang Shuo, meglio noto come Mr. Pink, multimiliardario cinese, conosciuto per la produzione e commercializzazione della famosa bevanda energetica a base di ginseng che ha invaso il mercato americano. Allora, però, a negare ogni ipotesi di accordo o contatto furono proprio i vertici della Fininvest precisando che mai ci sarebbe stata cessione della maggioranza del pacchetto azionario ma, qualunque trattativa sarebbe stata condotta nel solco della compartecipazione.

Jianlin e Wanda Group già padroni dei diritti tv

L'arrivo sul mercato italiano dei cinesi non è una novità. A comprare i diritti televisivi del calcio tricolore è stata la Wanda Group, società di proprietà di Wang Jianlin, che versò un miliardo di euro per chiudere l'accordo con Infront, l'advisor che da anni gestisce le immagini della Serie A. Anche allora il nome del mecenate venuto da Oriente venne associato al Milan, quale possibile acquirente del club rossonero. In Europa Jianlin ha già investito nel calcio, lo ha fatto comprando il 20% delle azioni dell'Atletico Madrid. Mentre la Tech Pro Technology Development, colosso del business di componenti elettrici, è in trattativa per acquistare il club francese del Sochaux attualmente in possesso della Peugeot.

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