Zenit-Torino 2-0, Witsel e Criscito stendono i granata (foto)
Lo Zenit di San Pietroburo piega 2-0 il Torino ed ipoteca i quarti di finale: i granata di Ventura restano a secco fuori casa ed incassano la seconda sconfitta stagionale europea in 13 gare, dopo quella ad Helsinki nella fase a gironi. Fra sette giorni ci vorrà l'impresa a Torino per ribaltare il risultato: che il sorteggio avesse posto sulla strada granata verso la finale di Varsavia un avversario piuttosto ostico lo si sapeva. Ma nessuno poteva prevedere che il Torino regalasse il match ai russi dopo mezz'ora giocata alla pari: fatale l'espulsione di Benassi per doppia ammonizione al 26′, e gara che a quel punto ha preso la strada dello Zenit. Quello stesso Zenit che, retrocesso dalla fase a gironi di Champions League, vuole riscattarsi puntando forte ad un titolo europeo che manca da diversi anni. Ma il Toro ha dimostrato di poter lottare su tutti i campi d'Europa: il colpo del San Mamés e la manita di Copenaghen hanno dimostrato tutta la qualità della rosa granata, che nonostante la sconfitta di stasera sogna l'ennesimo colpo anche contro i terribili russi allenati da André Villas-Boas. Appuntamento fra sette giorni all'Olimpico.
Formazioni ufficiali. A sorpresa, Ventura lascia Maxi Lopez in panchina: in attacco, affianco a Quagliarella, c'è Martinez. Confermata invece la formazione-tipo granata, con El Kaddouri regolarmente in cabitna di regia. Nello Zenit, recuperato Hulk che sarà in campo assieme a Rondon e Danny, un attacco da paura per la formazione russa.
Primo tempo. Subito ritmi apprezzabile allo stadio Petrovskij: al 2′ minuto un buon traversone di Benassi al centro non trova la deviazione vincente di Quagliarella, e su ribaltamento di fronte Danny sfonda, letteralmente, la difesa granata ed arriva al tiro, ma Padelli respinge con i piedi in angolo. Il Toro è vivo e si fa vedere in avanti, pur senza impensierire particolarmente Lodigyn. Al 12′ minuto viene ammonito Benassi per una netta trattenuta su Hulk. Gara che comunque, nei primi venti minuti, non vede impegnati i portieri oltre la normale amministrazione. Al 26′, episodio che cambia la partita: Benassi entra durissimo su Witsel e rimedia il secondo giallo, lasciando così i granata in dieci per oltre un'ora. Zenit che con la superiorità numerica prova ad accelerare i ritmi, ma il Torino riesce a chiudere bene tutti gli spazi. Ventura toglie Martinez per Vives per ridare stabilità al suo centrocampo, lasciando in pratica il solo Quagliarella come terminale offensivo. Al 37′ minuto, lo Zenit va in vantaggio: azione insistita dei russi che arrivano al tiro con Smolnikov, ma Padelli salva. Sulla respinta, si avventa Witsel che insacca e porta in vantaggio lo Zenit. Il Torino accusa il colpo ed al 41′ rischia di capitolare: Rondon insacca ma l'arbitro De Sousa annulla tutto per fuorigioco (dubbio). Il primo tempo si conclude così, con lo Zenit avanti per una rete sul Toro in dieci uomini.
Secondo tempo. Si riparte senza cambi allo stadio Petrovskij. Subito intraprendente lo Zenit, che evidentemente non si fida dei granata e vuole provare ad arrotondare il punteggio per archiviare già all'andata la pratica qualificazione. Al 48′ minuto è Hulk a sfiorare il raddoppio per i russi: il Torino si salva. Poi è Padelli a salvare i suoi al 51′ su ottimo tentativo di Danny. Piove sul pagnato per Ventura: si fa male Vives ed entra così Farnerud. Ma al 54′ lo Zenit raddoppia: conclusione di Hulk che si stampa sul palo, palla che torna al centro e Criscito insacca a porta sguarnita. Il Torino fa quadrato: sotto di due reti ed in inferiorità numerica, la squadra di Ventura cerca la forza per tenere il campo e salvare il discorso qualificazione senza incappare in una sconfitta troppo pesante. In attacco però i granata non riescono mai a rendersi pericolosi, facilitando così il gioco dello Zenit, a cui va benissimo il 2-0 in vista della gara di ritorno. Al 75′ minuto, Ventura tenta il tutto per tutto inserendo Maxi Lopez al posto di Quagliarella. E proprio l'argentino riesce a rendersi pericoloso con una bella girata in area, murata da Garay. Finale nervoso: anche Glik si prende un giallo poco prima del novantesimo.
Curiosità. Finora le due squadre non si erano mai incontrate direttamente, ma ci sono precedenti dello Zenit contro le italiane e del Torino contro le russe. E sono negativi per entrambi: i russi sono sempre stati eliminati dalle squadre del nostro paese, vale a dire da Bologna, Udinese, Juventus e Milan. Bilancio interno particolarmente nero: vittorie secche per felsinei (0-3) e rossoneri (2-3), pari senza reti con i bianconeri ed unico successo sui friuliani per 1-0. Unico precedente tra il Torino ed una squadra russa, la sfida contro la Dinamo Mosca (che stasera sfida il Napoli): moscoviti che vinsero 2-1 a Torino e poi pareggiarono 0-0 al ritorno. Curiosamente, il gol partita nella sfida di Torino fu segnato da Igor Simutenkov, oggi vice di André Villas-Boas allo Zenit ed ex calciatore di Reggiana e Bologna. Nessun precedente per entrambe le squadre con l'arbitro portoghese Manuel De Sousa, che però in carriera ha arbitrato più volte club russi ed italiani, tutti in Europa League: Genoa-Slavia Praga 2-0 (2009/10), Cska Mosca-Palermo 3-1 (2010/11), Tottenham-Rubin Kazan 1-0 (2011/12), Inter-Vaslui 2-2 e Neftçi-Rubin Kazan 0-1 (2012/13) e Apollon Limassol-Lazio 0-0 (2013/14). Curiosità: De Sousa avrebbe dovuto dirigere la sfida dei sedicesimi di finale di questa stagione tra Trabzonspor e Napoli, ma fu sostituito all'ultimo minuto dal russo Vladislav Bezborodov.
Zenit-Torino 2-0
Zenit San Pietroburgo (4-2-3-1): Lodygin; Smolnikov, Luís Neto, Garay, Criscito; Javi García, Witsel (90′ Tymoshchuk); Hulk, Danny, Shatov (81′ Ryazantsev); Rondón. All.: Villas-Boas.
Torino (3-5-2): Padelli; Maksimović, Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro; Martínez (34′ Vives, 52′ Farnerud), Quagliarella (74′ Maxi López). All.: Ventura.
Arbitro: Manuel De Sousa (Portogallo).
Marcatori: 38′ Witsel, 53′ Criscito.
Note: ammoniti Javi García, Smolnikov, Ryazantsev, Glik. Espulso Benassi al 28′ per doppia ammonizione.