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Zenit-Milan 2-3, Allegri batte Spalletti in Champions League

Pensate vittoria del Milan in casa dello Zenit di Spalletti. Nel primo tempo i rossoneri realizzano due gol in meno di quattro minuti. Segnano Emanuelson ed El Shaarawy. Hulk e Shirokov riportano il match in equilibrio. Un’autorete di Hubocan regala il successo al Milan. Abbiati il migliore in campo.
A cura di Alessio Morra
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Un Milan bello, e fortunato, vince 3 a 2 in casa dello Zenit di Spalletti e si rilancia nel Gruppo C della Champions League. L’avvio è favoloso. Dopo poco più di un quarto d’ora i rossoneri sono già sul due a zero. Protagonisti Emanuelson ed El Shaarawy. Poi sale in cattedra uno straordinario Abbiati, che si supera in almeno sei occasioni. Hulk e Shirokov, comunque, riescono a battere il portiere del Milan. Al 75’ Hubocan anticipa Pazzini e batte il proprio portiere.

Emanuelson ed El Shaarawy – Il primo tempo è molto bello. Perché in campo ci sono due squadre che pensano solo a vincere. La prima occasione ce l’ha il Milan, Malafeev è attento sul tiro di Bojan. Al 12’ rossoneri in vantaggio. La punizione di Emanuelson è vincente, parte del merito è della barriera che spiazza Malafeev. Quattro minuti dopo Bojan lancia El Shaarawy, che controlla entra in area di rigore e realizza il quinto gol stagionale. Boateng manca il tre a zero. Negli ultimi venti minuti la sfida è tra lo Zenit e Abbiati. Il portiere rossonero sembra un baluardo insuperabile. Il trentacinquenne numero uno, anzi numero 32, respinge un colpo di testa ravvicinato, una potente punizione, salva sulla linea quando Shirokov colpisce di testa da due passi, prima di capitolare al 46’ sulla staffilata di Hulk.

Decide l'autorete di Hubocan– La ripresa inizia con lo Zenit all’attacco. Sugli sviluppi di un corner Shirokov con un colpo di testa batte Abbiati. La rimonta russa è completata. Allegri capisce che il 4-2-3-1 non va più bene. Così vengono sostituiti prima Bojan e poi Emanuelson, al loro posto entrano Pazzini e Nocerino. Il tecnico livornese si mette a specchio su Spalletti, che è costretto ad osare. Boateng di testa non centra la porta. Al 75’ Montolivo mette in mezzo un pallone per Pazzini, Hubocan anticipa il ‘Pazzo’ e batte il proprio portiere. Con un pizzico di fortuna il Milan torna in vantaggio. Abbiati con un grandissimo intervento conserva il vantaggio. A San Pietroburgo Allegri coglie un successo pesantissimo. La sua panchina è molto più solida.

Ecco il tabellino di Zenit San Pietroburgo – Milan:

Zenit (4-3-3): Malafeev: Anyukov, Hubocan, Lombaerts (89’ Bukharov), Criscito; Zyrianov (74’ Bystrov), Witsel, Fayzulin (78’ Kanunnikov); Shirokov, Hulk, Kerzhakov. A disposizione: Baburin, Bruno Alves, Lumb, Lukovic. All. Spalletti

Milan (4-2-3-1): Abbiati; Abate, Bonera, Zapata, Antonini; De Jong, Montolivo; Emanuelson (66’ Nocerino), Boateng (80’ Yepes), El Shaarawy; Bojan. A disposizione: Amelia, Yepes, Mexès, Flamini, Robinho. All. Allegri

Gol: 12’ Emanuelson, 16’ El Shaarawy, 46’ p.t. Hulk, 49’ Shirokov, 75’ Aut. Hubocan.

Ammoniti: Bonera, Anyukov, Faysulin, Hubocan, Yepes.

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