Zemanlandia Cagliari: 7 gol in 2 partite. Il boemo: “Ci serva da lezione”
Due partite, altrettante sconfitte, sette gol subito e uno solo segnato. Getafe e Celta Vigo sono di livello superiore al Cagliari di Zeman ma il numero di reti incassate ha messo da parte l'euforia per l'approdo del boemo in rossoblù e riportato tutti con i piedi per terra. Il timore è sempre lo stesso: prestare il fianco agli attacchi degli avversari che vanno a nozze nelle difese non ancora rodate e dai muscoli imballati dalla preparazione intensa che è un marchio di fabbrica dell'ex allenatore della Roma. Ed è lo stesso allenatore a non cercare giustificazioni, soprattutto dopo l'ultima amichevole: "Una brutta partita – ha ammesso Zeman – abbiamo provato a giocare e non ci siamo riusciti. E' anche normale non essere al meglio della condizione in questo momento particolare della stagione… ma sarebbe sempre meglio evitare risultati del genere". Netto il risultato in favore degli iberici (4-0, con reti di Santi Mina, Cabral, Orellana e Nolito) ma a destare maggiore preoccupazione è stata la sequenza subita: 3 gol nel giro di un quarto d'ora… troppi e a testimonianza di una squadra che aveva perso la bussola.
La rivoluzione rossoblù. Chiusa l'era Cellino, il Cagliari ne ha aperto un'altra con il neo patron Giulini. Strada in salita, a cominciare da un gruppo che è stato profondamente rinnovato e attende che pedine come Dessena, Conti, Rossettini e lo stesso Ibarbo entrino finalmente in condizione per garantire il giusto apporto alla squadra. Non basta, perché occorrerà ancora del tempo (quanto prima, considerato che tra due settimane si va in campo per la prima di campionato) per metabolizzare il modulo di gioco alla squadra. "Abbiamo lavorato sul fisico – ha precisato Zeman, fedele alle proprie metodologie – e adesso dobbiamo lavorare sulla testa. Non sono preoccupato, ma sono convinto che questa partita deve esserci da lezione per fare tutto con maggiore applicazione".
