Fantacalcio Cagliari: colpo Caio Rangel, un talento per Zeman
Se un maestro di calcio come Zeman si invaghisce di un talento, al punto da esporsi con la società per chiederne con decisione l'acquisto, è il caso di drizzare le antenne e approfondire la vicenda. A maggior ragione se, da bravi fantallenatori, state muovendo i primi passi esplorativi in vista della prossima stagione. Il prescelto in questione è Caio Rangel, talento brasiliano classe '96, il cui passaggio al Cagliari è stato ufficializzato direttamente dalla squadra di appartenenza: il Flamengo. Sulle sue tracce si sarebbero mossi altri club europei, tra cui il Verona, ma sono stati i vivacissimi sardi (già otto i colpi messi a segno, ma ci sarà modo di parlarne in un altro post) a battere tutti sul tempo.
Ma chi è Caio Rangel e quante possibilità avrà di imporsi subito nel nostro calcio? Dopo gli inizi nel futsal (il calcio a 5 verdeoro), è arrivato ad appena 11 anni nel Flamengo. Da lì è cominciata la sua rapida ascesa, con tornei vinti e riconoscimenti personali. Negli ultimi tempi, però, questa crescita si è un po' rallentata e negli ultimi Mondiali Under17 il suo talento si è solo intravisto. Sprazzi sufficienti ad attirare l'attenzione del maestro boemo. Del resto, a Zeman sono sempre piaciuti i calciatori con qualità, ma ancora tutti da plasmare. E in questo caso potrà avere terreno fertile.
Caio è un esterno destro offensivo, ma capace eventualmente di ripiegare sulla trequarti difensiva per recuperare il possesso e far ripartire l'azione. Velocissimo in spazi aperti, ha il dribbling nel sangue e ama seminare avversari con le sue serpentine, i tocchi con la suola, le frenate improvvise e giocate che solo lui riesce a immaginare in certi momenti. Buon tiro, anche dalla distanza e discrete capacità d'inserimento. Nel 4-3-3 di Zeman potrebbe essere svincolato da compiti di copertura ed essere impiegato al fianco della punta centrale sull'out di destra. Prima, però, dovrà dimostrare di essere pronto ai ritmi del nostro calcio e dimenticare quei peccati di gioventù che lo portano talvolta ad eccessivi individualismi, alla giocata fine a se stessa e a qualche ingenuità sul piano tattico. Ma con un maestro così, c'è da avere fiducia.
