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Zanetti, Giggs, Henry: quanti addii al calcio giocato nel 2014

Negli ultimi dodici mesi hanno appeso gli scarpini al chiodo molti campioni della storia recente.
A cura di Vito Lamorte
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A volte sembra che i calciatori siano immortali. Ti accompagnano per degli interi decenni e quando decidono di smettere non sembra vero. I giocatori che hanno deciso di abbandonare il calcio giocato quest'anno sono quelli che hanno portato questo sport da un secolo all'altro e ci hanno accompagnato in tutte le manifestazioni e gli eventi calcistici più disparati: dai tornei amichevoli estivi alla Coppa del Mondo. Si tratta di campioni che hanno segnato indelebilmente un’era sportiva che in parte si chiude con la fine del 2014.

Javier Zanetti

Sembrava non dovesse mai arrivare quella data e invece anche Javier Zanetti ha appeso le scarpe al chiodo. Lui è stato l'Inter degli ultimi vent'anni, nel bene e nel male. Non si è mai nascosto e ha sempre messo la faccia in qualsiasi situazione. Il centrocampista argentino, arrivato in Italia con Rambert, ha vissuto tutta l'era "Moratti 2.0": dalle sconfitte tristi e malinconiche ai trionfi da record. Da maggio l'Inter non sembra più la stessa senza quel giovanotto con il ciuffo sempre a posto in mezzo al campo ma se Zanetti avrà la stessa determinazione che metteva sul rettangolo verde, allora la squadra nerazzurra potrà contare sull'apporto di un grande uomo per il futuro.

Ryan Giggs

25 anni con la stessa maglia, quella del Manchester United. Ryan Giggs è stato un Red Devil nell'anima e continuerà ad esserlo sempre. Pochi calciatori hanno chiuso la carriera come ha fatto lui: il gallese si è mandato in campo da solo dato che ha traghettato da allenatore il suo Manchester fino alla fine della stagione 2013/2014. Così Ryan ha salutato quella che era diventata la sua prima casa, l'Old Trafford, dopo 963 partite. Una vera leggenda.

Juan Sebastian Veron

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La Brujita aveva annunciato il suo ritiro nel 2012 ma poi si era fatto convincere dal presidente dell'Estudiantes. Dopo aver dettato i ritmi del gioco del Pincha, Juan Sebastian Veron ha dato l'addio al calcio e alla squadra del cuore, l'Estudiantes, al termine della partita vinta per 3-0 contro il San Lorenzo. Veron è stato molto festeggiato dai tifosi e ha ringraziato dicendo: "Non avrei potuto avere un finale di carriera migliore. In un modo o nell'altro sarò sempre dell'Estudiantes: è la mia casa, io sono nato qui". Tra gli argentini fanno rumore anche gli addii di Mauro German Camoranesi, campione del Mondo con l'Italia a Berlino, e del difensore Gabriel Heinze.

Thierry Henry

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Un vero talento. Thierry Henry è stato tutto e il suo contrario: bidone alla Juve, leggenda all’Arsenal, eroe a Barcellona. L'attaccante transalpino è uno di quei giocatori che ha segnato in ogni modo e detiene il record di segnature con la nazionale francese. Henry lascia il calcio a 37 anni chiudendo la sua carriera a New York. Il suo stop di braccio che portò la Francia ai Mondiale del 2010 rimarrà nella storia ed è la macchia di un viaggio bellissimo.

Clarence Seedorf

L'ultimo simbolo del Milan vincente. Clarence ha lasciato il Botafogo in fretta e furia per poter sedere sulla panchina rossonera ma la sua devozione alla causa non è stata troppo apprezzata, anzi. Nonostante il Milan abbia avuto un ruolino di marcia migliore rispetto all'andata, Seedorf è stato sostituito da un altro grande ex della storia del Milan, Pippo Inzaghi. Per tutto ciò che ha fatto e per i modi in cui si sono susseguiti gli eventi forse Seedorf meritava un po' più di rispetto.

Landon Donovan

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Il più forte calciatore americano di sempre appende le scarpette al chiodo. Landon Donovan ha vinto il titolo della Major League Soccer con il Los Angeles Galaxy e a fine partita ha dato il suo addio. L'attaccante dei Galaxy ha chiuso la carriera conquistando il suo sesto titolo, con un curriculum straordinario nella Major League Soccer e nella Nazionale a stelle e strisce.

Eric Abidal

Un lottatore nato. Eric Abidal lascia il calcio giocato dopo una carriera da vincente alle spalle e una battaglia contro il tumore vinta come uno dei tanti tackle sul campo di calcio. Il francese qualche settimana fa ha ufficialmente deciso di dire basta. Il pallone verrà appoggiato in soffitta e adesso si spalancano le porte di una carriera da dirigente al Barcellona.

Carles Puyol

Se uno dei suoi allenatori gli avesse chiesto di andare in guerra, Carles l'avrebbe fatto. Un uomo squadra come pochi. Non si è tirato mai indietro: centrale, terzino destro, terzino sinistro. Sempre a disposizione. Puyol ha passato 19 dei suoi 36 anni al Barcellona. Inizialmente alla Masia, poi in prima squadra. 392 partite con la maglia azulgrana e tante vittorie. Grande protagonista anche con la nazionale spagnola: di lui si ricorda il fondamentale gol alla Germania nella semifinale del Mondiale 2010.

Juninho Pernambucano

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Da sempre soprannominato "il piccolo Re". Juninho lascia il calcio giocato a causa dei troppi infortuni dopo aver vinto 7 titoli consecutivi in Ligue 1 con il Lione dei miracoli. Il centrocampista brasiliano è conosciuto per le sue punizioni. Nella sua carriera ne ha realizzate 44 con il Lione, 4 con il Brasile e 7 con il Vasco da Gama.

Rivaldo

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24 anni di carriera calcistica. Un Pallone d'Oro, un Mondiale e tante magie. A 42 anni Rivaldo chiude la sua avventura calcistica. Gli ultimi tocchi di "futbol" il brasiliano li ha regalati al Sao Caetano, nella Serie C carioca. Con il suo addio restano in attività solo quattro vincitori del Pallone d'Oro: Ronaldinho, Kakà, Messi e Cristiano Ronaldo.

Marco Di Vaio

Ha lasciato il calcio facendo la cosa che sa fare meglio: gol. Nell'ultima gara della sua carriera, quella tra Montreal Impact e i DC United, Marco Di Vaio ha messo a referto la sua nona marcatura stagionale su diciotto apparizioni. Nella sua lunga carriera  ha realizzato 267 gol e ha vestito le maglie di Lazio, Verona, Bari, Salernitana, Parma, Juventus, Valencia, Monaco, Genoa, Bologna e Montreal Impact. Quattordici le presenze nella Nazionale maggiore. Per Di Vaio si prospetta una posizione dirigenziale del nuovo Bologna di Tacopina e Saputo.

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