7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Weidenfeller, che attacco a Dembélé: “E’ stato ridicolo, ci ha lasciato pure gli scarpini”

L’esperto estremo difensore del Borussia Dortmund pronto a lasciare il calcio a fine stagione è tornato a parlare del turbolento addio del suo ex compagno trasferitosi a suon di milioni al Barcellona. Una “mancanza di rispetto” quella del francese che avrebbe letteralmente abbandonato i gialloneri.
A cura di Marco Beltrami
7 CONDIVISIONI

Ha aspettato quasi la fine della stagione Roman Weidenfeller per togliersi i proverbiali sassolini nella scarpa nei confronti di uno suo ex compagno di squadra. Nel mirino del portiere, che a fine stagione appenderà i guantoni al chiodo, Ousmane Dembélé, il talentino francese protagonista nella scorsa estate di un burrascoso addio al Borussia Dortmund e di un trasferimento da record al Barcellona dove però ha disatteso le aspettative, non riuscendo a raccogliere l'eredità pesantissima di Neymar

Dembélé e l'addio burrascoso al Borussia Dortmund

Ai microfoni di Espn, Weidenfeller è tornato a parlare di Dembélé. Il classe 1997 nella scorsa estate si è reso protagonista di un vero e proprio braccio di ferro con il Borussia Dortmund. Il talentino francese che con la maglia giallonera ha guadagnato la vetrina del panorama calcistico internazionale, si è impuntato con il suo ormai ex club. Prima la lite con il compagno Burki e poi le assenze non giustificate agli allenamenti, spinte dalla volontà di lasciare la Germania e approdare al Barcellona.

Immagine

Dembélé ridicolo, l'attacco di Weidenfeller all'ex compagno

Un atteggiamento che non è piaciuto all'esperto Weidenfeller, senatore dello spogliatoio del Borussia che non ha usato mezzi termini per definire Dembélé: "È ridicolo. Non te ne vai così da un club, creando grande mancanza di tranquillità che nessuno è riuscito a ristabilire. È comprensibile che un po’ vai su di giri quando ti vuole un club come il Barcellona, ma quello che fai è provare a trovare una soluzione che funzioni per tutti. Il calcio è uno sport di squadra, non è il tennis. Non è venuto neppure a prendere le scarpe per portarle via. Dembélé, all’età di 19 anni, ha avuto l’opportunità di farsi un nome a Dortmund. È stato qui che si è trasformato in un giocatore che Barcellona voleva comprare, ma piuttosto che essere grato ha deciso di lasciare il club rimanendo a casa, facendo sciopero, abbandonando i suoi compagni di squadra. È una pura mancanza di stile, significa non avere buone maniere".

Da erede di Neymar a flop al Barcellona

E a quanto pare il karma non ha perdonato il ragazzo che alla sua prima annata in terra catalana pur vincendo Liga e Copa del Rey, non ha brillato. 27 le presenze complessive (con 5 gol) per il calciatore pagato 115 milioni di euro più 40 di bonus, che ha dovuto far fronte con un grave infortunio e con una lunga assenza. Valverde ha avuto non pochi problemi di collocazione tattica per un ragazzo che ha pagato anche il fatto di essere considerato, con troppa generosità, l'erede di Neymar.

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views