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Wanda e il retroscena sul rinnovo di Icardi: “Ero pronta a volare a Madrid o Parigi”

La moglie di Maurito racconta a una rivista argentina i giorni più caldi della trattativa con l’Inter.
A cura di Maurizio De Santis
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Wanda Nara e Mauro Icardi a San Siro
Wanda Nara e Mauro Icardi a San Siro

Wanda Nara è di nuovo in copertina. Questa volta nulla c'entrano le foto dei ‘paparazzi', ai quali ha risposto pubblicando scatti espliciti sulla propria forma fisica. Nulla c'entrano Maxi Lopez e la battaglia legale intrapresa con l'ex marito. Nulla c'entrano le pose hot, gli scatti rubati e le immagini soffuse che la ritraggono nuda e in micro-slip per una buona notte speciale direttamente dalla camera da letto che divide con Maurito. La show girl argentina è tornata a far parlare di se per le dichiarazioni rese alla rivista argentina ‘Hola'. Parole che hanno rivelato – per molti, però, s'è trattato di una conferma rispetto a voci già note – il retroscena della trattativa che ha portato al rinnovo del contratto di Icardi con l'Inter (fino al 2019 con ingaggio ritoccato a 4 milioni a stagione).

La donna, da qualche tempo anche manager del calciatore, aveva già un ‘piano b' nel caso la situazione fosse precipitata. L'alternativa portava lontano dalla Serie A e dall'Italia. "Quando ci sono tanti soldi di mezzo bisogna fare molta attenzione e valutare bene ogni cosa – ha ammesso Wanda Nara -. Rappresentare uno come Mauro è facile perché è un calciatore forte seguito dai migliori club del mondo ed era giusto che il suo valore aumentasse".

Le offerte non mancavano (e non mancano) di certo. "Quel giorno-  ha aggiunto la signora Icardi – ero pronta anche a partire per andare a trattare altrove. C'era già un aereo privato in attesa perché se l’Inter si fosse opposta alla trattativa, mi sarei subito diretta a Madrid (l'Atletico ha sempre mostrato interesse per Maurito, ndr) oppure a Parigi". Cosa ha fatto da ago della bilancia? Il volere di Roberto Mancini che aveva chiesto alla società di fare finalmente chiarezza nella questione. "La seconda riunione si svolse al campo d'allenamento. Quando arrivai ero in compagnia del commercialista di fiducia e i compagni di squadra di Mauro pensarono che fossi pazza".

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