896 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Volevo essere Zidane”, ma Romagnoli è (forse) ‘solo’ un Nesta

Mihajlovic lo ha voluto al Milan e lui ha risposto presente: “E’ bastato un sms”. Alessio Romagnoli ricomincia dalla maglia rossonera e dalla ’13’ che indossò Nesta: “E’ il mio idolo”. Da ragazzino aveva altri sogni: “Volevo fare il centrocampista, impazzivo per Zizou”.
A cura di Maurizio De Santis
896 CONDIVISIONI
Romagnoli, difensore del Milan
Romagnoli, difensore del Milan

Più che la maglia di Nesta sulle spalle, pesa la valutazione di mercato. Dalla Roma al Milan Alessio Romagnoli c'è finito percorrendo una pista di 30 milioni di euro. Un affare (e un peccato) Capitale: Rudi Garcia ha avuto l'attaccante di peso e di respiro internazionale che cercava da tempo (Dzeko); il calciatore la certezza di avere quel posto fisso tra i titolari che in giallorosso non era sicuro. A commettere il ‘peccato' è stato il ‘diavolo' che, forte dell'ingresso in società di capitali freschi, non ha avuto difficoltà nel convincere il ds Sabatini a lasciar partire il pupillo di Mihajlovic che a Genova (sponda doriana) lo ha accudito e svezzato alla sua maniera e adesso l'ha voluto anche nella nuova avventura in rossonero. Non è l'unico, a breve lo raggiungerà anche Soriano, centrocampista che ha detto sì a Sinisa e no al Napoli per questione di feeling.

La '13' al posto della '46'. I tifosi del Milan scherzano: 33 (la casacca di Thiago Silva) più 13 (quella dell'ex Azzurro e della Lazio) sarebbe stata la somma perfetta e Romagnoli una sorta di difensore Superman a cui affidare le chiavi della retroguardia. Però, quel numero tanto caro a Valentino Rossi – di cui il ragazzo è un fan – è come portare l'acquasanta… al diavolo non piace che un tifoso dell'Inter possa ispirare la numerazione di maglia… Il neo milanista interviene in tackle su chiacchiere e malelingue e – in un'intervista alla Gazzetta – spiega così la scelta: "L’ho chiesta subito perché Nesta era il mio idolo. Ho pensato a lui, non al fatto che avrei aggiunto altre responsabilità".

Zizou, mon amour. Che c'entra il campione della Juventus e della Francia? Altro che difensore, da ragazzino Romagnoli aveva pensato a un futuro diverso nel mondo del calcio. Costruttore di gioco, ispiratore di assist e manovra, finalizzatore con effetti speciali. Gli piaceva il tocco magico de ‘le chat noir', così come la critica transalpina aveva soprannominato Zidane"Da piccolo volevo fare il centrocampista, mi piaceva giocare il pallone. Impazzivo per Zidane, per il suo modo unico di toccare la pall. Poi Tovalieri, nelle giovanili della Roma, mi spostò in difesa.Ero tra i più alti e mi spostò più dietro".

Un messaggio per dire sì. L'esperienza giallorossa fa parte del passato, l'ha lasciata senza alcun rimpianto. Nell'anno che conduce all'Europeo 2016 è fondamentale giocare con continuità, farlo col Milan e con accanto il suo ‘mentore' quale allenatore è anche meglio e più stimolante. Mihajlovic non ha dovuto faticare molto per convincerlo a scegliere la maglia rossonera. "E' bastato poco – ha aggiunto Romagnoli -, un semplice sms". Il resto lo hanno fatto i soldi e la macchina della diplomazia, la stessa che lo spinge a comporre la griglia di partenza del campionato con cautela. "La Juve è davanti a tutti, poi ci sono Milan, Roma, Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina". La caccia è aperta.

896 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views