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Arturo Vidal e l’Inter, matrimonio possibile. Come giocherebbero i nerazzurri col cileno

Le ultime indiscrezioni di mercato danno per vicina la chiusura della trattativa che riporterebbe in Italia l’asso del Bayern Monaco, Arturo Vidal. Un colpo importante per l’Inter che, nel giro di un’estate, potrebbe aver messo insieme uno dei migliori tandem d’Europa: Nainggolan-Vidal. E così al di là della possibile euforia dei tifosi, ecco come potrebbe giocare il club di Spalletti col cileno schierato in mediana.
A cura di Salvatore Parente
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L'Inter di Spalletti, sul mercato, ha già dato grosse soddisfazioni ai propri tifosi. Con gli arrivi di Nainggolan, Politano o Lautaro Martinez, infatti, i nerazzurri si sono segnalati come una delle formazioni che meglio si sono mosse in questo avvio di calciomercato. Eppure, il tecnico toscano, nell'ultima conferenza stampa nell'International Champions Cup, post-Chelsea, non se l'è sentita di dare un voto alla campagna di rafforzamento della sua squadra.

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Per lui, ci sarebbero ancora margini per migliorare una rosa già comunque molto forte. Il sogno, si chiama Arturo Vidal, ma anche Sime Vrsaljko, quest’ultimo appena preso dall'Atletico Madrid, con l'Inter in pole position per rilevare l'ex Bayer Leverkusen e mostrarsi al top o, quantomeno, come la vera anti-Juve.

Una Juve che, come tutti sappiamo, ha appena ingaggiato Cristiano Ronaldo. È così, col possibile arrivo del guerriero con la cresta (un altro) e del fluidificante destro croato, uno dei migliori centrocampisti in giro per l'Europa ed uno dei più infaticabili terzini in circolazione, vediamo come si potrebbe sistemare tatticamente la formazione di mister Spalletti.

Centrocampo guerriero

VidalNainggolan. Basterebbero soltanto questi due nomi per comprendere la forza, la qualità, la quantità, la grinta e la portata del nuovo centrocampo nerazzurro. Una linea mediana spaziale con due calciatori perfettamente in grado di ricoprire più ruoli ma, soprattutto, dare del filo da torcere a qualsiasi altra squadra: sia in Champions League che in Serie A. Nessuno, nel ‘Vecchio Continente', può difatti annoverare una coppia di mastini, di palleggiatori e di incursori col vizio del gol come questa. Al momento una possibilità abbastanza concreta, in futuro una spaventosa certezza.

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Radja trequartista, Arturo in tandem con Gagliardini. Vidal nel 4-2-3-1

Con l'arrivo di Vidal, al netto del fatto che Vrsaljko andrà a ricoprire senza ombra di dubbio la posizione di laterale destro di difesa, il centrocampo nerazzurro, come già accennato, sarebbe uno dei più competitivi, rocciosi e performanti non solo del nostro campionato ma, anche, della ‘coppa dalle grandi orecchie’. Competizione nella quale l'Inter non vuole assolutamente sfigurare. Per riuscirci e, dunque, confermarsi non solo sulla carta ma anche sul campo, Spalletti dovrebbe affidarsi al consueto 4-2-3-1 con Nainggolan sulla trequarti, da frangiflutti fra attacco e centrocampo, e Vidal a battagliare lì nel mezzo, ma anche a garantire qualità in impostazione, in tandem con un altro mediano, da Vecino a Gagliardini a Brozovic senza dimenticare, possibilità di cessione a parte, Borja Valero con lo spagnolo, con una diga composta dal belga e dall'ex Juventus, capace di giostrare a sostegno dell'unica punta senza l'assillo di dover rincorrere gli avversari. Insomma, una soluzione ideale e che, come detto, faciliterebbe anche la vita ai suoi ‘nuovi' compagni di squadra.

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Mezzala nel 4-3-3: Nainggolan e Vidal fanno paura

Da quando Spalletti è all'Inter, dal primo minuto si è sempre, o quasi, giocato col modulo del 4-2-3-1 eccetto, appunto, nei rari casi, tolte le variazioni a partita in corso, una circostanza col 4-3-3. E proprio questo sistema di gioco vedrebbe i pezzi forti del mercato, Nainggolan e Vidal, sistemarsi da mezzeali, a destra e sinistra, con un regista al centro, Gagliardini o meglio Vecino o lo stesso Borja Valero, a manovrare in mezzo al campo.

i moduli da quando allena l'Inter Spalletti (Transfermarkt.it)
i moduli da quando allena l'Inter Spalletti (Transfermarkt.it)

Una soluzione interessante, per garra, forza fisica, atletismo e qualità ma anche per variare il tema tattico di una compagine, per il resto, solitamente, almeno nel suo vestito, piuttosto prevedibile.

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Interno nel 4-4-2, pure col rombo

Infine, fra le possibili sistemazioni nella mente dell’ex allenatore della Roma, ci sarebbe il 4-4-2 con gli esterni, Candreva, Politano o Perisic sulle corsie laterali e, al centro, proprio la linea Maginot, la muraglia belgo-cilena composta proprio dai colpi a effetto del mercato meneghino: Vidal e Nainggolan. Una possibilità non troppo remota, anche in una mediana a rombo, l’ex Roma vertice alto ed il bavarese vertice basso e che, al tempo stesso, ma con interpreti diversi, specie sulle fasce, potrebbe andare in scena anche col 3-4-1-2, di cui non v’è traccia per la guida tecnica se non dai tempi della Roma 2016/17 con, all’occorrenza, il Ninja come trequartista e Vidal al centro con un altro suo pari ruolo.

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