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Vallejo, Caldara e Tah. Ecco i difensori più promettenti della prossima stagione

A poco più di un mese dall’inizio ufficiale della stagione 2017/18, vi presentiamo i migliori difensori del panorama continentale chiamati, dopo l’exploit dell’annata precedente, alla definitiva consacrazione nel calcio che conta.
A cura di Salvatore Parente
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In sede di calciomercato ma anche di preparazione della nuova stagione molti, addetti ai lavori e tecnici, si interrogano sui futuri scenari dei diversi campionati europei. E sì perché con acquisti, cessioni e la progressiva composizione degli organici dei club che andranno poi a disputare i singoli tornei nazionali, i pronostici sull’andamento della Serie A, ma anche di Premier, Bundes, Liga e Ligue 1, cominciano a susseguirsi copiosi.

Allo stesso tempo però, dopo alcuni anni in bacino di carenaggio, dopo diverso tempo di apprendistato in prestito o ad osservare da vicino i big in allenamento, l’attenzione di tutti si dirige verso quei giovani talenti chiamati, nell’annata 2017/18, finalmente al proscenio, al grande salto fra i titolarissimi. In questo contesto, a poco più di un mese dall’inizio delle ostilità, vediamo i difensori attesi al salto di qualità nei prossimi mesi.

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Jonathan Tah, l’anno della consacrazione?

Arcigno difensore centrale del Bayer Levrkusen, Jonathan Tah, possibili trasferimenti a parte, è il calciatore che più di tutti in quel ruolo verrà osservato in Germania. L’ex Amburgo di origini ivoriane, infatti, all’età di 21 anni e con un chilometraggio sul rettangolo verde di 64 sfide di Bundesliga, 4 di Europa League, 12 di Champions e di 3 apparizioni con la maglia della nazionale maggiore è atteso, infortuni permettendo, alla definitiva consacrazione con le “Aspirine”.

Un’annata decisiva per la sua carriera non solo per la sua fama di “nuovo Boateng”, non tanto per una valutazione di mercato già alta a quota 22 milioni di euro (+12 milioni negli ultimi 4 mesi) ma anche per l’imminente appuntamento mondiale di Russia 2018 che lo potrebbe vedere assoluto protagonista proprio di fianco allo stopper bavarese. Il Bayer conta su di lui, Tah sembra pronto a guidare la retroguardia di mister Heiko Herrlich.

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Altro che BBC, Rugani spinge per un posto da titolare

Con il passare degli anni, l’usura della rodata ed affidabilissima BBC (Barzagli, Bonucci e Chiellini) sta per aprire spazi a prospetti meritevoli in attesa da tempo di una opportunità importante. Fra questi, proprio il capitano della sfortunata nazionale Under 21 di Di Biagio Daniele Rugani che, con la sua eleganza, il suo senso dell’anticipo, i suoi tackle precisi e due piedi davvero educati, a 22 anni, scalcia per imporsi nella solidissima retroguardia bianconera (come nel pacchetto arretrato di Ventura).

Una difesa di cui lui pure ha fatto parte in 20 gare (uguale numero di presenze anche l’anno precedente) nell’edizione juventina 2016/17 ma che non sono più sufficienti ad un ragazzo che ha pagato un prezzo troppo alto, in termini di minuti giocati, a causa della forza dei titolarissimi dinanzi a lui. Senza grandi polemiche ma con l’atteggiamento di sempre però, l’ex Empoli si gioca il tutto per tutto nei prossimi mesi conscio del fatto di poter mettere in difficoltà Allegri e meritarsi la maglia più ambita da tutti: quella, dal primo minuto, della Juventus.

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Camera con vista Juve, per Caldara è tempo di conferme

Confermarsi, ripetersi dopo un anno a tutta è l’obiettivo principale di Mattia Caldara. Un ragazzo che, da totale sconosciuto nell’Atalanta dei miracoli di mister Gasperini, è riuscito non solo a ritagliarsi un posto in squadra ma anche a guadagnarsi l’ambita casacca della Juventus. E sì perché il prodotto, l’ennesimo, della “cantera” orobica, dopo le prime 4 panchine dell’anno con Lazio, Samp, Torino e Cagliari non ha più smesso di giocare con 30 partite ma anche 7 reti a referto nell’anno della sua esplosione, della sua, per usare un eufemismo, epifania. Una manifestazione prepotente, autoritaria, impetuosa che ha suscitato l’interesse di Marotta in grado, per mezzo delle sue abilità in sede di mercato, di strappare il bergamasco alle altre big della Serie A.

https://www.youtube.com/watch?v=kACZRnuIQGA

E così con la Juve nel futuro (l’approdo a Torino è programmato per la prossima estate) ed un Europeo Under 21 giocato ad altissimi livelli, il centrale si appresta ad affrontare un’annata di straordinaria importanza con l’esordio in Europa League, la pressione del campioncino da 15 milioni (+4 di eventuali bonus) di euro con, sullo sfondo, la maglia azzurra ed il mondiale russo.

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Jesus Vallejo, l’erede di Pepe

Autore di un Europeo Under 21 di grande spessore Jesus Vallejo è un altro di quei prospetti che hanno da chiedere molto alla stagione 2017/18. Appena ritornato a casa dopo un anno importante in Germania con l’Eintracht di Francoforte (1 gol ed 1 assist in 25 gare), il nativo di Saragozza è infatti chiamato a replicare, anche con la prestigiosa nonché pesante camiseta blanca del Real Madrid, quanto di buono fatto negli ultimi mesi sotto la supervisione dell’ottimo tecnico Niko Kovac.

https://www.youtube.com/watch?v=CWP9i8IXE08

Il tutto nelle non proprio agevoli vesti di erede del lusitano Pepe di cui ha preso la maglia numero 3. Eppure, malgrado la pressione dell’ambiente, dei media e del pubblico merengue il giovane spagnolo con la sua flemma, la sua freddezza e la sua umiltà sembra già pronto a prenotarsi come pilastro della retroguardia presente e futura di mister Zidane.

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Dallo Sporting Gijon alla Samp, la parabola di Jorge Merè

Di fianco a Vallejo, nella quasi impeccabile retroguardia della Rojita c’era il difensore dello Sporting Gijon Jorge Meré. Prodotto locale della compagine asturiana che via via, dalle giovanili alla prima squadra, ha scalato le gerarchie interne al club biancorosso fino a diventarne un esponente di grande valore Merè prova a valicare i confini di casa per raggiungere nuove mete, nuove sfide e stimolanti avventure.

Una possibilità tutt’altro che remota con la retrocessione della sua squadra nella Liga Adelante e con la sua costante crescita che gli impone palcoscenici maggiori. Su di lui forte il Werder Brema ma anche la Sampdoria che, dopo la cessione di Skriniar all’Inter, intende rimpiazzare il ceco con l’ottimo prospetto iberico. In Spagna o in Italia però, ne siamo sicuri, il numero #4, a soli 20 anni ed una vita passata a strabiliare tutti, non deluderà nessuno.

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