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Uragano Liverpool, spazza via il Porto. Reds in semifinale col Barça

Il Liverpool supera il turno, si qualifica per le semifinali di Champions e strappa il biglietto per il Camp Nou, Messi e il suo Barcellona. Eppure, al netto del roboante 4-1 finale, la gara del Do Dragao non è stata affatto semplice con i padroni di casa, specie nel primo tempo, autori di una partita di grande livello giocata a ritmi elevatissimi. Ma i campioni allenati di Klopp fanno la differenza con Mane prima, Salah, Firmino e Van Dijk poi, decisivi per il pass e il rotondo successo in terra lusitana.
A cura di Salvatore Parente
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Il Liverpool legittima il doppio vantaggio rimediato otto giorni fa ad Anfield, batte 4-1 il Porto con il solito graffio (il quarto in questo stadio) di Mane e i sigilli di SalahFirmino e Van Dijk e guadagna la seconda semifinale europea di fila in Champions League. Insomma, fa quel che deve, quel che ci si aspettava dai Reds alla vigilia pur soffrendo il ritmo, la voglia e l’orgoglio dei padroni di casa per larghi tratti della contesa. Come, ad esempio, nel primo tempo con gli inglesi che chiudono sì in vantaggio ma capitalizzando al massimo una fortunosa occasione creata da Salah al netto dell’enorme pressione dei ragazzi di Conceicao. Nella ripresa, invece, il Porto inserisce un’altra punta ma finisce per sbilanciarsi e lasciare campo agli avversari che, implacabili, trovano il punto del 2-0, il gol della tranquillità. I lusitani però non ci stanno e accorciano con Eder Militao prima di subire il punto esclamativo di Firmino, il poker di Van Dijk e il tambureggiante possesso avversario. Reds avanti: sarà Liverpool-Barcellona.

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Primo tempo

Porto on fire, Liverpool in attesa. Bene il tridentazo lusitano, Matip e Van Dijk in apnea

Pronti via e il Porto mette subito in chiaro le cose: per i Reds, stante il duplice vantaggio rimediato ad Anfield Road, non sarà, al netto del punteggio finale, una passeggiata, anzi. E il tridente lusitano, con energia, vigore e idee chiarissime, ad allargare per poi convergere al centro e servire la punta Marega, mette in avvio pressione a Matip e soci costruendo una, due palle potenzialmente pericolosissime. Con Corona, al 2’, e col maliano Marega, in girata mancina, al 14’. E poi, tanto gioco, tanti passaggi e ottime trame comandate dal messicano, cercato anche dalla Roma, Hector Herrera.

Mane spegne il Do Dragao (stadio preferito), che asse con Salah. Telles immobile

La furia del Porto però, viene subito smorzata e interrotta da un episodio, assolutamente casuale, che spacca in due la partita. La squadra di Conceicao, fino a quel momento assoluta padrone delle operazioni con 12 tiri totali, di cui 4 in porta, ed un buon 55% di possesso palla, subisce il graffio di Mane, 22esima firma stagionale per lui, su un capovolgimento di fronte che arriva fin nell’area di Casillas fra perseveranza di Salah e qualche rimpallo a favore. Poi, l’egiziano la butta alla cieca sul secondo palo dove trova pronto il senegalese che, sfruttando l’immobilismo di Alex Telles, supera in estirada l’estremo difensore dei Dragoni. Il Var, dopo due minuti, approva.

Per la sua quarta rete contro i portoghesi, tutti nello stadio di Porto, che, ora, diventano vittima preferita del #10 degli inglesi. È 0-1 ma anche una delle fotografie più bugiarde mai viste su un rettangolo verde. Bel gioco da una parte, cinismo dall’altro. I Reds di Klopp, che puntano al successo finale, sono anche questo.

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Danilo Pereira e Fabinho, che scontri in mezzo al campo

E poi, in mezzo al campo, c’è tanta fisicità in una mediana, specie quella dei padroni di casa, piena di piedi buoni. Danilo Pereira da una parte e Fabinho dall’altra fanno scintille e garantiscono equilibrio laddove le punte, alla ricerca del gol, allungano le squadre. E il primo tempo del Do Dragao è bello, avvincente e intenso anche per questi duelli sul piano dell’atletismo con il portoghese e il brasiliano nei panni dei fari, delle colonne, delle dighe difensive capaci abilmente di schermare le rispettive porte. Non senza guizzi che palesano una certa qualità, visione e velocità di pensiero in fase di possesso.

le posizioni medie di Porto (a sinistra) e Liverpool (a destra) (whoscored.com)
le posizioni medie di Porto (a sinistra) e Liverpool (a destra) (whoscored.com)

Secondo tempo

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Entra Firmino, ma Origi non demerita contro Eder Militao. Soares dentro per il Porto

A inizio ripresa Klopp che in avvio sorprende tutti inserendo Origi al posto del titolarissimo Firmino, ritorna sui suoi passi e getta nella mischia, a gara in corso, l’asso brasiliano. Eppure, l’attaccante belga nei suoi 47’ di gioco non demerita a fronte di un Liverpool più accorto, attento e guardingo, e quindi poco incline ad attaccare e assecondare le potenzialità del ragazzo che, da parte sua, staziona al cospetto di un difensore fortissimo, già prelevato dal Real Madrid per la prossima stagione, come Eder Militao. Dall’altra parte della barricata, invece, Conceicao prova il tutto per tutto inserendo la punta Tiquinho Soares in luogo di Otavio con Corona e Brahimi a sostegno del predetto numero #29 e dell’altro attaccante centrale Marega.

tutte le zone del campo nel quale il tridente del Liverpool ha ottenuto un dribbling (whoscored.com)
tutte le zone del campo nel quale il tridente del Liverpool ha ottenuto un dribbling (whoscored.com)

Salah la chiude al 65’, Porto eliminato con gol. Firmino mette il punto esclamativo

Il Porto cala d’intensità, smarrisce i suoi concetti di gioco, si disunisce e finisce per perdere le misure. E contro questo Liverpool non è mai una buona idea. E infatti, al 65esimo giro d’orologio, gli inglesi fanno saltare le coperture preventive dei campioni di Portogallo, evitano il primo pressing e si lanciano in contropiede: assist di Alexander-Arnold e gol, davanti all’incolpevole Casillas, del 2-0 di Salah.

i calciatori più preziosi di Porto e Liverpool. Fra i protagonisti indiscussi della gara (transfermarkt.it)
i calciatori più preziosi di Porto e Liverpool. Fra i protagonisti indiscussi della gara (transfermarkt.it)

Ma non del definitivo punteggio con Militao, fra i migliori in campo, pochi istanti più tardi, a svettare forte in area su corner e a battere il suo connazionale Alisson. Prima del 3-1 di Firmino, del 4-1 di Van Dijk e del successo, ufficializzato dal triplice fischio di Makkelie, finale.

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Tabellino e voti

Porto (3-4-3) #1 Casillas 6; #28 Felipe 6-, #33 Pepe 6, #3 Eder Militao 7+; #17 Jesus Corona 6.5 (Dal 77’ Fernando s.v.), #16 Herrera 6+, #22 Danilo Pereira 6.5, #13 Alex Telles 5.5; #25 Otavio 6 (Dal 46’ Tiquinho Soares 6), #8 Brahimi 6- (Dal 80’ Bruno Costa s.v.), #11 Marega 5.5. A disposizione: #26 Vana; #2 Maxi Pereira; #6 Bruno Costa, #10 Oliver Torres; #21 André Pereira, #37 Fernando, #29 Tiquinho Soares. Allenatore Sergio Conceicao 6+

Liverpool (4-3-3) #13 Alisson 6; #66 Alexander-Arnold 7 (Dal 66’ Gomez 6), #32 Matip 6.5, #4 Van Dijk 6.5, #26 Robertson 6.5 (Dal 71’ Henderson s.v.); #5 Wijnaldum 6.5, #3 Fabinho 7, #7 Milner 6+; #10 Mane 7, #27 Origi 6 (Dal 46’ Roberto Firmino 7), #11 Salah 7. A disposizione: #22 Mignolet; #12 Gomez; #14 Henderson, #8 Keita, #23 Shaqiri; #9 Firmino, #15 Sturridge. Allenatore Jurgen Klopp 7.5

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