video suggerito
video suggerito

In Serie A un sogno chiamato Champions League

Sono soltanto due, escludendo quello per chi vince il tricolore, i posti per partecipare alla prossima Champions League. Dai viola di Montella, fino all’undici di Mazzarri, ecco come stanno le squadre in lotta per un posto al sole!
A cura di Alberto Pucci
30 CONDIVISIONI

Sorteggi Uefa Champions League 2013

Un campionato a parte – Da sempre linfa vitale per le casse dei club, la corsa alla coppa "dalle grandi orecchie" comincia a farsi interessante. Escludendo la Juventus capolista, sono cinque le squadre che, al momento, ambiscono ad un piazzamento Champions League e quindi ad arrivare almeno terze in classifica: traguardo che permetterebbe l'accesso alla competizione, dalla porta secondaria dei preliminari. Dai 39 punti della Fiorentina ai 49 del Napoli, ci sono dieci lunghezze di speranza anche per le due milanesi e la Lazio: unica rappresentante del calcio romano in questo sprint europeo. Perse per strada l'Udinese e, soprattutto, la Roma di Zeman che, alcune settimane fa, poteva autoinvitarsi al ballo delle pretendenti, il campionato sembra ormai aver scelto i club che, fino alla fine, cercheranno di strappare l'accesso alla ricca competizione continentale, assicurandosi entrate e visibilità extra.

Mazzarri all'ostacolo Petko – In casa Napoli, in realtà, il sogno più grande è quello di rovinare i piani scudetto della Juventus. Walter Mazzarri aspetta risposte concrete in merito, già a partire da questa sera, quando la sua squadra scenderà in campo all'Olimpico per affrontare la Lazio. Partita chiave per "mister 55 milioni" Cavani e compagni che, in caso di vittoria, affiancherebbero i Campioni D'Italia in testa alla classifica. Un passo falso, invece, accorcerebbe il divario e regalerebbe ulteriori speranze alle inseguitrici. A spingere il Napoli, che dovrà fare a meno di Dzemaili squalificato e con Maggio e Campagnaro acciaccati e affaticati, ci saranno sugli spalti dello stadio romano ben 7000 tifosi azzurri: una piccola parte di quelli che, in 193 paesi del mondo, assisteranno allo spettacolo grazie ai collegamenti di 37 emittenti televisive. Molti di questi, ovviamente, saranno di fede laziale. Una passione che ha varcato i confini italiani e che ha trovato terreno fertile grazie al lavoro di Petkovic e ad un girone d'andata da applausi. La Lazio c'è ed è, nonostante gli ultimi passi falsi, una delle più serie candidate al terzo posto. Non sono, quindi, ammessi errori nelle prossime partite. A cominciare da stasera contro il Napoli, gara che Petkovic vuole assolutamente vincere per "dare un segnale al campionato". Compito arduo, anche perchè le assenze (Klose ed Ederson) e le condizioni non ottimali (Hernanes e Gonzales) di alcuni componenti della rosa laziale, rischiano di essere un macigno sulle spalle dei giocatori laziali: quelle stesse spalle che il tecnico svizzero dovrebbe cominciare a guardarsi per la presenza ingombrante delle due milanesi.

Mario Balotelli

Una Milano a due facce – Se la corsa per accedere alla zona Champions è, di fatto, un "campionato nel campionato", quella tra Inter e Milan è (da sempre) una mini competizione a parte. Tra sfottò divertenti e polemiche stucchevoli, la corsa all'oro delle due milanesi sta infatti entrando nel vivo e nella fase dove, un qualsiasi piccolo sbaglio, può costare davvero caro. Ne è conscio Andrea Stramaccioni che, dalla famosa vittoria allo Juventus Stadium, è entrato in un tunnel dal quale non riesce ancora ad uscire. Un crollo verticale, ed inspiegabile, che ha riacceso le discussioni intorno alla figura del giovane allenatore romano "capace" di conquistare soltanto 13 punti nelle ultime 12 partite. Un'emorragia di gioco e risultati che l'Inter proverà a fermare già dalla sfida di domani sera contro il Chievo. Una partita, sulla carta, non proibitiva per i nerazzurri che, probabilmente, metteranno in mostra alcuni pezzi della nuova argenteria appena acquistata. A Schelotto ma, soprattutto, a Kovacic l'ingrato compito di risollevare il morale interista a quindici giorni dalla partita più sentita della stagione: il derby con il Milan. Massimiliano Allegri, dopo la striscia vincente e l'arrivo di Mario Balotelli, sta decisamente meglio. "Acciughino" la sua parte di carbone, l'ha già mangiata all'inizio quando il suo Milan risiedeva nella parte destra della classifica di Serie A. Ora che l'aggancio alla zona Champions League è riuscito, tocca saltare gli ostacoli Cagliari e Parma per arrivare con il vento in poppa allo scontro diretto con i "cuginetti". Per la sfida dell'Is Arenas, il tecnico rossonero pare intenzionato a confermare 9/11 della squadra che ha battuto l'Udinese: Yepes al posto di Bonera (infortunato) e Boateng a sostituire lo squalificato Montolivo. Per il resto, Allegri ha "copiato ed incollato" gli stessi uomini, compresi i tre con la cresta là davanti. Occhio al Cagliari, però: squadra tosta e in una condizione psicofisica ottimale. A Roma, ne sanno qualcosa!

Appuntamento con la (vecchia) signora – A chiudere il trenino di chi spera in un piazzamento Champions, c'è la Fiorentina di Vincenzo Montella. Dopo l'exploit iniziale, l'undici viola pare esser stato ridimensionato ed è atteso da due sfide importanti: utili per capire se il periodo nero della squadra toscana sia soltanto un ricordo. Questo pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, la Fiorentina sarà in campo allo Juventus Stadium per cercare una vittoria che, a Torino, manca dalla stagione 2007/2008. Un'eventuale affermazione, varrebbe doppio: per la gioia di vincere contro i rivali di sempre e per la classifica che, ultimamente, non è più così bella come qualche settimana fa. Per uscire indenni dall'inferno bianconero, il tecnico campano si affiderà all'esperienza ed al talento di due giocatori che da queste parti conoscono bene: Toni (ex della gara) e Jovetic (da sempre pallino della dirigenza bianconera). A garanzia di un'attesa e di una tensione già ai livelli di guardia, sono arrivate (puntuali) le ultime "baruffe verbali" tra Agnelli e Della Valle: protagonisti immancabili ogni qualvolta Juventus e Fiorentina incrociano i guantoni. Chiedere di assistere solo ad una bella partita, è chiedere troppo? L'Uefa, la "mamma" della Champions League e del "respect and fair play", ci guarda: speriamo che il match di Torino non le  rovini la cena di stasera!

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views