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Ufficiale: Benitez, il Real Madrid è tuo. “Sono emozionato, torno a casa”

L’ex tecnico del Napoli inizia la sua avventura alla Casa Blanca per il prossimo triennio. Rafa si commuove in conferenza stampa: “E’ un giorno emozionante perché torno a casa”. Nel suo staff tecnico anche Fabio Pecchia, accanto a lui nell’esperienza partenopea.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' ufficiale, Rafa Benitez è il nuovo tecnico del Real Madrid. Tre anni di contratto per l'ex allenatore del Napoli, apparso commosso in conferenza stampa: "E' un giorno emozionante – ha dichiarato -, perché torno a casa. Spero di vincere tanto e che la squadra giochi un buon calcio". E' lui il successore di Carlo Ancelotti accompagnato alla porta a poche ore dalla conclusione della stagione ufficiale dei Blancos in cui non si sono alzati nuovi trofei e che ha consegnato il tecnico italiano ad un anno sabbatico lontano dagli stress calcistici. Per lo spagnolo, invece, l'ennesima grandissima sfida a casa sua. Dopo aver girovagato vincendo, per l'Europa, da Valencia a Liverpool, da Londra (sponda Chelsea) a Milano (Inter) e Napoli, adesso il momento più delicato di una carriera sempre in crescendo. E malgrado i giocatori avessero votato per la riconferma di Ancelotti e i tifosi fossero con il tecnico italiano che ha regalato loro la storica ‘decima', Rafa arriva alla Casa Blanca da uomo del Presidente e ha già pronta la lista degli acquisti. Non solo per nuovi giocatori.

Pecchia segue Rafa. Nella squadra dei collaboratori di Benitez c'è anche una ‘vecchia conoscenza' dei partenopei: si tratta di Fabio Pecchia che il tecnico spagnolo ha scelto per far parte dello staff nell'avventura madrilena. "Fabio Pecchia ed Antonio Gomez saranno tra gli allenatori – ha rivelato l'allenatore in conferenza stampa -, Xavi Valero sarà l'allenatore dei portieri, Paco De Miguel il preparatore fisico, Pedro Campos collaborerà con gli osservatori".

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Il ritorno a casa di un tecnico vincente – Ovunque sia andato Benitez non ha mai fallito. Sempre ha conquistato almeno un trofeo per i club per cui ha lavorato, nche nei suoi periodi più neri (in nerazzurro, soprattutto) e a Napoli non è stato da meno. Uomo di Coppe, più laborioso e meno determinante nei tornei a lungo corso, Benitez proverà in Liga e alla guida del più prestigioso club spagnolo a superare l'ultimo tabù, quello di sapersi imporre anche in campionato. Un compito delicato e difficile ma che in Spagna è di certo facilitato per una concorrenza meno agguerrita e ridotta – la storia lo dice – al confronto con il solito Barcellona.

Tutti gli uomini di Rafa – Ma da Napoli, Benitez vuole portarsi più di un semplice ricordo: chi sta seguendo da vicino l'evoluzione della vicenda sottolinea come il tecnico abbia chiesto di portarsi dietro i collaboratori avuti nel biennio partenopeo, come voglia gestire direttamente la ‘cantera' di Valdebebas e avere voce nella campagna acquisti con carta bianca. Tra i collaboratori, il tecnico spagnolo vorrebbe avere con sé soprattutto il preparatore atletico Paco de Miguel, il preparatore dei portieri, Xavi Valero e il tattico Antonio Gómez. Nel team ci potrebbe essere posto anche per l'attuale direttore sportivo Riccardo Bigon, a cui Benitez vorrebbe affidare la gestione di Valdebebas e che sembra essere arrivato al capolinea nei rapporti col presidente De Laurentiis.

Rivoluzione tecnica – Ovviamente Benitez cambierà uomini e stile nel gioco blanco. Alcuni punti fermi ci saranno come l'inamovibile Cristiano Ronaldo, ma altre stelle dovranno meritarsi la riconferma. Partito Khedira alla volta della Juventus, ci sono alcuni nomi sotto osservazione, come Kroos, Izco, Bale e Benzema. Per l'attacco l'ex Napoli avrebbe già formalizzato la richiesta a Perez: Aguero dal Manchester City come ‘puntero' su cui costruire il reparto offensivo. Solamente un'idea che con i soldi del Real potrebbe trasformarsi in certezza. Ma anche nuove forze a centrocampo come Verratti e Vidal, due elementi cardine di un nuovo Super Team formato Champions.

Il comunicato del Real – Benitez in carriera ha vinto tutto a livello internazionale – è sottolineato nel comunicato – una Champions league, due Europa league, un mondiale per Club e una supercoppa europea. Inoltre è madridista. Di nascita e per aver giocato con i blancos in gioventù ed aver iniziato la carriera di allenatore nella cantera del Real.

Il saluto a Napoli – Visto che tutti siete a conoscenza delle circostanze, non sarà difficile per voi capire che non ho potuto salutare Napoli, i napoletani e i tifosi come avrei voluto. Per questo, adesso che termina una tappa e prima che ne cominci un'altra, voglio che conosciate i miei sentimenti. Ho trascorso a Napoli due anni indimenticabili, godendomi una città unica, bellissima, un posto incredibile, con la sua gente e la loro personale forma di essere e di pensare. Adesso, nel momento dell'addio, voglio ringraziarvi per tutte le attenzioni ricevute, che sono state tantissime, e tutte le dimostrazioni d'affetto che mi sono giunte da li. Porterò con me per il resto della mia vita, un ricordo indelebile di due anni meravigliosi e con tantissime esperienze nella mia memoria. Per tante e tante cose, per tanti e tanti momenti, grazie di cuore.

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