Uefa, niente Var nella prossima Champions League: “Troppa confusione”
Le quattro squadre italiane che parteciperanno all'edizione 2018/19 della Champions League, potranno farlo senza potersi avvalere dell'utilizzo del Var. Ad annunciare la decisione di non utilizzare il Video Assistant Referee nell'edizione del prossimo anno, è stato il numero uno dell'Uefa Aleksander Čeferin. Il presidente, incalzato sull'argomento, ha infatti spiegato per quale motivo gli arbitri non avranno il supporto del video.
"Nessuno ancora sa esattamente come funziona. C'é ancora molta confusione – ha dichiarato Čeferin, a margine del Congresso che si è svolto a Bratislava – Io non sono affatto contrario, ma c'è bisogno di spiegare meglio quando usarlo. Vedremo alla Coppa del Mondo. Potrebbe essere un buon progetto, utile per il calcio, ma non dobbiamo affrettarci a prendere questo tipo di decisioni".
La scelta di Rosetti
Una decisione che ora rischia di creare un pericoloso precedente per i mondiali di calcio. Il prossimo sabato, verrà infatti ufficializzata la decisione dell'Ifab: il "board" internazionale che, dopo il meeting di Zurigo, sarà chiamato a dare una risposta in merito all'utilizzo del Var nella Coppa del Mondo che si terrà dal 14 giugno al 15 luglio. Se da Nyon hanno ancora qualche dubbio, in Italia il progetto sta invece procedendo in maniera spedita seppur con qualche polemica di troppo.
Tra le idee di Roberto Rosetti, supervisore del progetto Var in Italia, c'è anche quella di trasmettere sui maxischermi degli stadi le azioni prese in considerazione dal Video Assistant Referee: "Ci si arriverà in un periodo relativamente breve – ha dichiarato l'ex arbitro, in una recente intervista a Radio Rai – Vogliamo mostrare sui maxi schermi degli stadi le immagini dell'azione sulla quale il Var è intervenuto e perché. Il Var è anche un fenomeno sociale, prendere la decisione giusta è l'obiettivo finale del sistema".