Uefa: come cambierà l’attuale Europa League, più soldi e meno squadre
In attesa di tornare a Nyon per sorteggiare gli ottavi di Champions e i sedicesimi di finale di Europa League, i grandi capi dell'Uefa si sono dati appuntamento per ufficializzare la nascita della terza competizione europea: al momento denominata "Europa League 2". Il comitato esecutivo ha dunque scritto una pagina storica con l'inserimento dal 2021 di questo nuovo torneo, e contestualmente modificato quello che sarà il nuovo format di quella che ha preso il posto della vecchia Coppa Uefa.
Il fischio d'inizio della terza coppa europea, andrà infatti a modificare il regolamento dell'attuale Europa League a partire dal numero delle squadre partecipanti che sarà ridotto da 48 a 32 squadre: divise in 8 gruppi da quattro, come già accade in Champions e come accadrà nella nuova competizione Uefa.
Più soldi a chi parteciperà all'Europa League
Per tutte quelle squadre che finiranno terze e non riusciranno a superare i gironi di Champions, rimarrà invece la possibilità del ripescaggio in Europa League. Una volta inserite nel tabellone del secondo torneo continentale per club, queste squadre dovranno sfidare, in un turno ad eliminazione diretta addizionale da disputarsi prima degli ottavi di finale, le seconde classificate dei vari gironi di Europa League e solo successivamente disputare gli ottavi di finale.
In occasione della riunione di Dublino delle scorse ore, il comitato esecutivo della Uefa ha inoltre approvato un aumento dei ricavi minimi per tutte le società partecipanti all'Europa League: una novità che ha ovviamente trovato il parere favorevole di tutti i club europei. "La nuova competizione renderà le competizioni per club dell'Uefa più inclusive che mai – ha dichiarato il presidente Uefa, Aleksander Ceferin a margine della riunione – Ci saranno più partite per più club, con più associazioni rappresentate nelle fasi a gironi".