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Turchia, folle aggressione: colpisce gli avversari con una lametta da barba

Durante la partita di terza serie del campionato turco tra Amed SK e Sakaryaspor, un calciatore è entrato in campo con un oggetto nascosto tra le mani e lo ha utilizzato per colpire ripetutamente quattro giocatori avversari. Un’azione violenta e premeditata, nata dalla feroce rivalità tra i due club, sulla quale sta ora indagando la polizia e la procura generale di Diyarbakir.
A cura di Alberto Pucci
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Quello che è accaduto nelle scorse ore in Turchia ha dell'incredibile e non era ancora mai capitato su un campo di calcio. Durante la partita di terza serie del campionato turco tra Amed SK e Sakaryaspor, un calciatore è entrato in campo con un oggetto nascosto tra le mani (probabilmente una lametta di un rasoio). Il folle piano di Mansur Çalar, trentatreenne centrocampista dell'Amed SK (club di Diyarbekir, città del sudest della Turchia), è così andato in scena tra lo sgomento generale nel corso del match quando ha colpito da dietro con la lametta un avversario scatenando il parapiglia.

Segnato all'altezza dei pantaloncini dall'oggetto di Çalar, Ferhat Yazgan ha reagito all'aggressione ricevendo in cambio un altro attacco. Nelle immagini che hanno ormai invaso la rete, si vede infatti l'aggressore continuare con altri attacchi e con un colpo di rasoio al collo del rivale. Poche ore dopo sono inoltre circolate anche altre immagini di altri giocatori del Sakaryaspor con graffi in varie zone del corpo.

La polizia indaga sull'episodio

Un'azione violenta e premeditata, nata dalla feroce rivalità tra i due club e dalle scintille dell'incontro dello scorso 13 ottobre, che ha portato alla denuncia e all'apertura di un fascicolo della polizia turca e ad un'indagine ufficiale della procura generale di Diyarbakir su ciò che è successo in campo. Di fronte alle parole di Ferhat Yazgan, che infuriato per l'aggressione ha pubblicamente invitato la Federazione turca a valutare l'episodio e a prendere provvedimenti, il club dell'Amed SK ha smentito sul proprio sito internet ogni tipo d'accusa e rispedito al mittente le affermazioni giudicandole "prive di fondamento e costruite ad arte per screditare la fama del club".

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