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Tronchetti Provera: “Senza Europa, la Pirelli potrebbe lasciare l’Inter”

Il presidente del “main sponsor” interista, ha commentato duramente la stagione della squadra di Roberto Mancini: “Siamo abituati ad alti e bassi, ma i bassi stanno durando da troppo tempo”.
A cura di Alberto Pucci
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Messo da parte il sogno europeo, affondato definitivamente nel mare di Genova, il tifoso interista non vede l'ora che finisca la stagione e pensare alla prossima. Tra i più delusi del campionato fatto dall'Inter, c'è anche Marco Tronchetti Provera: presidente dello sponsor Pirelli, tifoso nerazzurro e amico di Massimo Moratti. Lui che, a fianco dell'ex presidente, ha vissuto il periodo d'oro del "Triplete" di Josè Mourinho, oggi ha la faccia dell'amante tradito e lo ha fatto capire durante il suo intervento a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento: "Parlare di calcio? Era meglio se mi chiedeva di Formula Uno – scherza, ma non troppo, Tronchetti Provera – Spero che Thohir ricostruisca una grande Inter, sarà difficile ma qualcosa andrà necessariamente fatto perché i tifosi lo meritano. Mi piacerebbe vedere giocatori con leadership in campo, che possano cambiare la mentalità della squadra. Abbiamo un ottimo allenatore e bisognerà fare delle scelte per far tornare la squadra dove era. Non sarà, però, facile colmare il gap.Noi tifosi interisti siamo abituati agli alti e bassi, ma ora i bassi stanno durando troppo a lungo".

Reduce dalle emozioni del Gran Premio di Montecarlo, dove la Ferrari si è piazzata al secondo posto con Sebastian Vettel, il numero uno della Pirelli, ha commentato il possibile arrivo di Yaya Tourè e parlato del rinnovo della sponsorizzazione della sua azienda sulle maglie nerazzurre: "L'arrivo del giocatore del Manchester City? Qualcuno che dia solidità ed esperienza ci vuole – ha spiegato Tronchetti Provera – Così come abbiamo bisogno di giovani giocatori validi. Pirelli-Inter? Il calcio è un veicolo di grandissima importanza a livello mondiale. Se l'Inter è relegata a livello nazionale, per Pirelli non ha senso proseguire. Dovremo capire se le condizioni economiche saranno adeguate ai risultati. Ma la squadra deve avere una necessariamente posizione internazionale. Ristrutturare San Siro? Il Meazza è uno stadio meraviglioso, ma serve una ristrutturazione molto profonda e occorre farlo diventare una struttura economica che produca ricavi".

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