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Tris da record di Messi, lampo di genio di Dembelè: Barcellona, poker servito al PSV

Messi firma la sua ottava tripletta e raggiunge i 103 gol in Champions. Dembelè completa il 2-0. Il PSV si difende con ordine per 70′, ma la tattica troppo prudente di Van Bommel alla fine non paga. I blaugrana non perdono in casa in Europa dal 2013, gli olandesi non vincono in trasferta in Champions dal 2007.
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L'ottava tripletta in Champions di Messi, nessuno ne ha segnate più di lui nella storia, e il lampo di genio di Dembelé fan cadere gli argini di un PSV che regge per 70′ poi non tiene quando il fiume blaugrana esonda nel finale. Il 4-0 finale, con doppietta dell'argentino che raggiunge i 102 in Champions, è anche troppo severo per gli olandesi, ordinati in difesa per un tempo e mezzo ma senza armi per impedire il 27mo risultato utile consecutivo dei catalani al Camp Nou in Europa. L'Inter, dopo la rimonta sul Tottenham, ha un primo jolly prezioso da giocarsi in Olanda fra due settimane.

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Messi spegne le speranze del PSV

La punizione di Messi, l'ottava vincente nell'anno solare 2018, basta a spegnere un PSV che si impegna ma si limita a una difesa ordinata, a una densità senza palla che non impedisce all'argentino qualche lampo e qualche grado di libertà più del dovuto. Il dominio totale nel possesso palla non si traduce in una circolazione efficiente, però, e gli spagnoli allungano l'imbattibilità interna in Europa senza dare però l'abituale impressione di incontrastabile controllo in campo. Gli olandesi, che non vincono in trasferta in Champions dal novembre 2007, 1-0 a Mosca contro il CSKA, si chiudono, vanno appena sopra al 30% di possesso palla, ci provano con Lozano e Bergwijn ad alleggerire la pressione. Ma i 90 minuti del Camp Nou diventano la traduzione calcistica di un episodio del tenente Colombo: sai già come andrà a finire, sai già chi è l'assassino ma non il percorso che porterà a scoprirlo. La punizione di Messi rivela uno scarto, gli ultimi sessanta minuti serviranno di fatto a definire come il Barcellona arriverà alla vittoria apparsa scontata da subito.

Van Bommel cade da ex

Coutinho debutta in Champions in un Barcellona che in casa in Europa non perde da cinque anni (24 vittorie e due pareggi nelle ultime 26). Van Bommel conferma la squadra che ha battuto 7-0 il Den Haag sabato. L'ex centrocampista blaugrana spera di diventare il terzo tecnico del PSV a vincere la prima in Champions dopo Bobby Robson e Philip Cocu, come lui passati a vario titolo per il Camp Nou, e sfida la coppia Pique-Umtiti con un centravanti di peso come Luuk de Jong. Anche se al primo contropiede la grande chance al 17′ è per Bergwijn: il destro a giro è appena troppo largo. Ma ci vuole ben altro per interrompere il possesso suadente dei blaugrana e invertire una serie di sei partite senza vittorie a livello di fase a gironi in Champions.

Suarez e Coutinho, 11 gol in 20 partite da titolare in blaugrana, dialogano, si cercano mentre il PSV arretra, si schiaccia con tutti gli uomini sotto la linea della palla. Il Barcellona, che al Camp Nou in Champions non perde dallo 0-3 contro il Bayern del maggio 2013, studia le possibilità con un tentativo da fuori di Dembelè. Messi, che pure gode di troppo spazio quando si defila verso destra, marcato non troppo da vicino da José Tasende, si accende, si fa per dire, con un sinistro in torsione che si eleva nel cielo catalano.

Messi e la carica dei 101… gol in Champions

Van Bommel, irrequieto in panchina, vorrebbe orchestrare il contropiede del suo PSV che dietro tiene per i primi 20 minuti perché il Barcellona lavora ai fianchi ma non affonda, fa girar palla senza pausa ma senza fretta. 213 i passaggi nei primi 25′ contro i 36 del PSV, poco più di uno al minuto. Messi tratteggia in uno spazio non così evidente per Suarez, che però morde solo l'esterno della rete. Coutinho illumina al 22′ per Sergi Roberto che taglia alle spalle della linea difensiva sul secondo palo ma orienta il colpo di testa direttamente nelle mani di Zoet.

Il muro olandese regge mezz'ora, e senza nemmeno troppi sforzi contro un Barcellona che non incanta di certo, poi cade insieme alla carica dei 101 gol in Champions League di Leo Messi.

Si inchina come la barriera che può solo guardare la sua punizione arcuarsi e abbassarsi sotto l'incrocio. Messi diventa il secondo giocatore dopo Raul a segnare in 14 edizioni consecutive di Champions.

PSV, reazione timida nella ripresa

Quello fino all'intervallo è un tempo sospeso, appena illuminato da un destro da fuori di Rakitic non abbastanza angolato per sorprendere Zoet. Il Camp Nou si scalda per una notevole diagonale difensiva di Jordi Alba e per una combinazione fra Suarez e Dembelè frustrata da De Jong che chiude la linea del passaggio di ritorno per il Pistolero. Ma non si vedono giocate possano accendere le passioni nel primo confronto fra i blaugrana e un'olandese dal doppio successo sull'Ajax nella fase a gironi dell'edizione 2014-15.

Il PSV, la squadra di Eredivisie con più partecipazioni ai gironi di Champions (16), gioca per non perdere contro un avversario che ha sconfitto solo nel primo dei sei confronti, 3-0 in casa nell'andata della semifinale di Coppa Uefa nel 1978 (al ritorno al Barça non basterà vincere 3-1). E' modesto, oltre che altissimo, il tiro da fuori di Lozano. Non incidono nemmeno Messi, sinistro a giro centrale, e Coutinho, destro in corsa steccato al 54′.

A cavallo della prima ora di gioco, gli olandesi si liberano da legacci e paure. Ter Stegen blocca al 62′ il sinistro dal limite di Hendrix, su scarico di Angelino, tre minuti dopo Piqué deve chiudere sul sinistro di Lozano che ha accompagnato la fuga fin troppo libera di Bergwijn. Il Barcellona, che rallenta forse troppo nella superba convinzione di poter amministrare il vantaggio, sfoggia un attimo di illuminazione grazie allo scambio tra Coutinho e Suarez. Il Pistolero dimostra ancora una volta che l'improvvisazione dei campioni non si improvvisa e si coordina per un pallonetto senza preparazione: la traversa è il miglior alleato di Zoet. Ma presto, sotto i colpi di Messi recordman di triplette in Coppa dei Campioni e Champions League, non avrà alcun appoggio e la sua difesa resterà ultima e decisamente vana.

Il Barça dilaga in 10

Il colpo di genio di Dembelè, che va via a Lozano e Hendrix e la mette nell'angolo basso, cambia la musica dell'ultimo quarto d'ora. Rakitic, con uno degli ultimi palloni toccati nel match, appoggia dentro per Messi che di sinistro, senza guardare, toglie ogni possibilità di reazione a Zoet. Nemmeno l'espulsione di Umtiti, costretto al fallo su Lozano che poi si vedrà annullare un gol per fuorigioco, basta ad arginare il ko tecnico dei blaugrana. Festeggia Vidal, che entra per Rakitic e debutta in Champions in blaugrana, festeggia Messi che raggiunge i 103 gol in Champions. Poker servito.

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