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Totti, la maglia numero 10 della Roma non sarà ritirata

Il club e il giocatore hanno deciso di non ritirare la casacca che diventerà dunque uno stimolo e un premio per i giovani calciatori della Roma.
A cura di Marco Beltrami
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L'immagine di Totti che nel giorno del suo addio consegna la fascia di capitano al piccolo Matteo Almaviva ha emozionato tutti. Un virtuale scambio di consegne tra il capitano della Roma più famoso di sempre e quello che un domani potrebbe diventarlo. E' questo infatti il sogno di tanti piccoli calciatori in erba che vogliono ripercorrere le gesta e la carriera del proprio idolo, magari arrivando a vestire un giorno anche la casacca numero 10. Una prospettiva che potrebbe concretizzarsi visto che la bandiera giallorossa di comune accordo con il club capitolino ha deciso di non ritirare la maglia con il numero 10. "Qualsiasi ragazzo deve sognare di poter indossare un giorno la mia maglia" ha più volte dichiarato Totti con la speranza che la casacca che lui ha portato sulle spalle durante la sua lunghissima avventura alla Roma diventi uno stimolo e un premio per i giovani talenti romanisti.

E' quanto conferma "Il messaggero", che ha fatto chiarezza sulla decisione in merito alla prestigiosa casacca che dunque sarà ancora a disposizione in futuro per i giocatori della Roma. Nel frattempo Totti non ha ancora deciso se proseguire nella sua avventura da calciatore o meno. Quello che è certo è che l'ormai ex capitano giallorossa sarà vicino ai piccoli calciatori, come confermato in occasione della sua visita alla Totti Soccer School della Longarina.

Queste le sue parole ai suoi giovanissimi tifosi che gli hanno riservato un'accoglienza speciale, riportate da Gazzettagiallorossa.it: "E’ un grande piacere essere qui, ora ho più tempo da dedicare a loro. Il prossimo anno sarò più presente e cercherò di organizzare delle belle iniziative soprattutto per i piccoli che devono divertirsi e pensare a giocare, poi quello che riserverà loro il futuro solo Dio lo saprà. L’importante è che mettano in quello che fanno voglia e la giusta determinazione. Un grazie ai genitori che fanno sacrifici, sono la forza di questi bambini. Quando sei così piccolo hai dei sogni, spero che uno o tanti di loro possano realizzare il sogno di fare il salto di categoria, come è successo a me, una delle cose più belle della vita". 

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