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Tottenham, Pochettino rivela: “Con la vittoria in Champions avrei lasciato gli Spurs”

A pochi giorni dal debutto nell’International Champions Cup proprio contro la Juventus, uno dei club che lo aveva cercato, il tecnico argentino ha parlato di quelle ore successive alla sconfitta con il Liverpool: “Quando arrivi a toccare la gloria, a raggiungerla, ti senti diverso da prima. Dopo la finale ho però sentito che non poteva finire così, che non era il modo migliore per concludere la mia storia con il Tottenham”.
A cura di Alberto Pucci
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La sconfitta nella finale di Champions League è una ferita ancora aperta per Mauricio Pochettino. A pochi giorni dal debutto nell'international Champions Cup del suo Tottenham, il tecnico argentino è tornato a parlare della partita contro il Liverpool: una sfida che avrebbe potuto anche cambiare la sua carriera: "Con un risultato diverso avrei anche potuto lasciare il club – ha ammesso il manager degli Spurs, in un'intervista rilasciata a Sky Sports – Avrei potuto lasciare la società e dargli la possibilità di cominciare un nuovo capitolo con un nuovo allenatore".

"Quando arrivi a toccare la gloria, a raggiungerla, ti senti diverso da prima. I calciatori si sentono diversi. La sfida stessa diventa diversa. Dopo la finale ho però sentito che non poteva finire così, che non era il modo migliore per concludere questa storia – ha aggiunto – Non sono una persona che evita di affrontare i problemi o le situazioni difficili. Amo le grandi sfide, e naturalmente quella di ripartire con una nuova mentalità, per provare a ripetere una stagione simile, mi emoziona e motiva moltissimo".

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L'addio di Trippier

Una dichiarazione che di fatto conferma il contatto con la Juventus: squadra che, scherzo del destino, si troverà ad incrociare nell'amichevole di lusso per l'ICC 2019. Al "Singapore National Stadium", per il match del prossimo 21 luglio, Pochettino dovrà però fare a meno di alcuni giocatori: tra questi anche Kieran Trippier, passato nei giorni scorsi all'Atletico Madrid: "È stata sua una decisione e me l'ha comunicata il giorno precedente alla nostra partenza per la tournée asiatica. Amava essere un calciatore del Tottenham ed era felice di lavorare con noi, ma a 28-29 anni un calciatore ha bisogno di nuove sfide".

"La decisione è stata presa dal club e dal singolo giocatore, io difficilmente vengo coinvolto in questi discorsi. A decidere è il club, che deve fare ciò che ritiene giusto ascoltando però anche il giocatore – ha concluso Pochettino – Io ho detto al presidente che sarò felice della squadra che mi metterà a disposizione. Sono felice e ho tutta l'intenzione di esserlo anche in futuro".

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