Tottenham, Danny Rose rivela: “Mi sono fatto aiutare da uno psicologo”
Il grave infortunio al ginocchio lo ha tenuto fuori per diversi mesi. Ora che però è tornato, Danny Rose può raccontare il suo lungo calvario con il sorriso sulla bocca. La rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio, rimediata nel gennaio di quest'anno, ha costretto il giocatore a rimanere fermo per più di otto mesi: "E' stato uno dei periodi più difficili della mia vita – ha ammesso Rose, in un'intervista rilasciata al tabloid "Daily Mail" – Ma sono riuscito a pensare positivo. Mi ha aiutato uno psicologo, che mi ha consigliato di leggere alcuni libri per cercare di lasciarmi alle spalle ogni pensiero negativo".
La condivisione del dolore
"La scorsa stagione stavo facendo bene – ha ricordato il terzino degli "Spurs" – Mi sentivo intoccabile, mi sentivo come se fossi uno dei migliori e che tutto sarebbe potuto accadere. Poi è arrivato questo infortunio. Mi ha umiliato, mi ha portato di nuovo con i piedi per terra e mi ha fatto capire che nel calcio puoi perdere tutto in un solo istante. Ho imparato che è meglio aprirsi con le persone e condividere anche questi momenti. Parlarne mi ha fatto bene e avrei dovuto farlo sin dal giorno dopo l'infortunio".
Il ritorno in nazionale
Ad aiutare Danny Rose, oltre lo psicologo, è stato anche Maurizio Pochettino. Il tecnico del Tottenham, nonostante qualche polemica tra i due nello scorso mese di agosto, è stato fondamentale per il ritorno in campo del giocatore ex Sunderland. Così come è stata importante la fiducia del ct inglese Southgate: "Non finirò mai di ringraziarlo abbastanza – ha concluso Rose – Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato. Ora ho voglia di ripagarlo e dimostrargli che ha fatto bene a convocarmi ancora in nazionale".
