Torino, Cairo rincara la dose: “Mihajlovic si lamenta? Dovevo esonerarlo prima”
Dopo i giorni di pausa e in occasione del ritorno in campo dei suoi ragazzi, Urbano Cairo è tornato a farsi vivo attraverso le frequenze di Radio 24. Il presidente granata, coinvolto dall'emittente radiofonica sul recente esonero di Mihajlovic, si è voluto togliere dalla scarpa qualche sassolino e ha attaccato l'ex allenatore serbo.
"Non dico che Mihajlovic è stato un fallimento, ma che non ha ottenuto i risultati che ci aspettavamo con una squadra che tutti hanno definito più forte dello scorso anno – ha spiegato il patron granata – Non serve lamentarsi per il Var o per altro. Se uno ha la capacità di mettere bene una squadra in campo per vincere, i risultati arrivano. Non è da lui fare un certo tipo di rimostranze, dovrebbe ricordarsi che l’ho difeso per un anno e mezzo di fila e potevo esonerarlo prima".
No a Lotito e Tommasi
Il numero uno del club piemontese, recentemente impegnato a Milano con gli altri presidenti di Serie A, ha poi chiarito la sua posizione in merito alle elezioni del nuovo presidente federale: "Non si sono fatti grandi passi avanti. Dobbiamo ancora nominare i nostri organi di governo, il presidente e l'amministratore delegato che dovrebbe gestire la Lega – ha spiegato Cairo – E dovremmo anche fare qualcosa di nuovo per il calcio italiano, renderlo appetibile anche all'estero, aumentando il fatturato che ci permetterebbe di fare investimenti".
"Preziosi ha detto che Lotito sarebbe l’ideale? Non concordo, l’ho detto chiaramente nell’assemblea di venerdì e anche direttamente a lui. Gli ho detto che è bravo a fare l’imprenditore e il presidente della sua squadra, ma qui servono persone diverse per gestire il bene comune. Tommasi? L’ho incontrato così come gli altri venerdì in Lega, lo stimo, è un ragazzo serio, ha le idee chiare ma non credo lo vorrei".