Top scorer un anno dopo: Dybala e Quagliarella super, male Dzeko. Belotti spalle al muro
I calciatori rappresentano l’asset principale del bilancio di ogni singola società con la rosa che, spesso, esprime una buona fetta del valore globale dei club di tutto il mondo. Insomma, sarà pure indelicato affermarlo, ma nel mondo del calcio elevato a show-business, gli interpreti del rettangolo verde sono degli autentici prodotti da tenere, a determinate condizioni, o da cedere al miglior offerente.
E così, a rigor di metafora, procedendo sulla strada del campo economico-finanziario, i giocatori possono essere accomunati a dei titoli azionari che, in base al loro rendimento, accusano improvvisi rialzi ed inattesi cali. Cali o rialzi come quelli avvertiti dai migliori attaccanti del nostro massimo campionato capaci, nel giro di un singolo anno, di restituire un fatturato (appunto) differente in termini di gol realizzati. E così, in questo ampio contesto (stavolta calcistico), ecco i centravanti della Serie A che, 365 giorni dopo, hanno fatto meglio o, addirittura, peggio, segnando o fallendo occasioni gol in campionato proprio in relazione allo stesso periodo di tempo, ovvero: alla 29esima giornata.
I bomber col segno +: Quagliagol e Dybala al top
Con 29 giornate a referto e con diverse squadre con una gara ancora da recuperare, il tempo dei bilanci sembra essere già maturo con giudizi, sia pure parziali, comunque piuttosto indicativi. Come, ad esempio, quello riguardante bomber Quagliarella che, a 35 anni suonati, si sta letteralmente imponendo anche sui più giovani compagni di reparto, Zapata (a quota 9 gol), Caprari o Kownacki. E infatti, lo stabiese, sia pure a secco da oltre un mese con una sola realizzazione nelle ultime cinque sfide della sua Sampdoria, risulta essere il leader carismatico, il #9 più in forma rispetto allo stesso periodo dello scorso anno dell’intero campionato con ben 10 gol in più in relazione al marzo 2017. Un’esplosione, anzi una riedizione di Quagliagol, quasi inattesa col #27 doriano bravo a vivere una seconda giovinezza e a stabilire, a questa ‘veneranda’ età, il suo record di segnature all-time nel massimo torneo.
A seguire, invece, troviamo, sul podio dei ’most improved forward’, parafrasando dall’inglese, gli attaccanti in grado di migliorarsi nel giro di 12 mesi, altri due importantissimi esponenti del gol italico. Parliamo, nello specifico, dell’argentino Dybala, capace di mettere insieme 17 reti in 25 gare di campionato, segnando un netto +9 ma anche del laziale Immobile bravo a superare ogni suo precedente primato personale, a questo punto della stagione, siglando ben 24 marcature in 26 sfide totali di Serie A con un aumento di gol di ben 7 reti. Infine, a chiudere l’ampia panoramica dei calciatori in grado di far meglio dello scorso anno, ecco il capitano dell’Inter Icardi con 2 segnature ma anche Josip Ilicic che, proprio come Quagliarella, a 30 anni, anche se in una nuova realtà, si sta letteralmente riabilitando dopo un ultimo anno, quello a Firenze, davvero in chiaroscuro.
Attaccanti in difficoltà: Belotti e Borriello peggio del crollo di Wall Street
Il mercato azionario però, vede protagonisti, stavolta in negativo, anche altri attaccanti apparsi al momento in difficoltà per via di una serie di motivi. Dai problemi di squadra a quelli individuali, dalla scarsa vena realizzativa ad un’improvvisa siccità in fase realizzativa, infatti, non sono pochi gli esponenti del gol in preda ad una palese involuzione in questo loro momento storico con crolli, sempre parlando di reti a referto, davvero inattesi.
Su tutti, quello di Belotti incapace, anche per via dei tanti infortuni che ne hanno arrestato la marcia personale, di replicare quanto di buono fatto 365 giorni fa con un pesante bilancio di -16 gol rispetto al 18 marzo (giorno del 29° turno) 2017. Un crollo, quasi come quello della borsa di Wall Street del ’29 che non lo ha però messo ai margini della Nazionale di Di Biagio che, specie nelle doppie amichevoli con Argentina e Inghilterra, non si è privato del bomber granata. Una crisi non esclusiva dell’ex Palermo con, anche qui, sul podio, altri due ex cannonieri, ovvero: Borriello e Kalinic. Due attaccanti, due titoli in netta discesa con entrambe le punte, rispettivamente di Spal e Milan, con meno 11 e 10 gol a referto. Ma se questi ultimi possono lamentare, a loro discolpa, uno scarso feeling nei nuovi contesti d’approdo il giallorosso Dzeko, l’esterno offensivo Insigne e l’albiceleste Higuain non possono dire lo stesso con questi talenti lievemente al ribasso con qualcosa come -17 gol totali così suddivisi: -8 per il bosniaco, -5 per l’italiano e -4 per l’argentino.