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Top e Flop della 25a giornata di Serie A: da Denis a Luis Enrique

Uno strepitoso German Denis affonda la Roma con una tripletta. E’ di Marchese il miglior gol della giornata, mentre il Pocho Lavezzi si scopre decisivo sottoporta.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Serie A Top e Flop Giornata 25

La copertina è tutta per German Denis, che con la sua tripletta si porta a casa il pallone della partita e il titolo di "miglior della giornata". Il Tanque manda al tappeto la Roma di Luis Enrique preda ancora una volta del suo mal di trasferta.
Ecco il meglio e il peggio della venticinquesima giornata di Serie A:

LA TOP 3

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GERMAN DENIS

Sui trenta gol segnati dall'Atalanta, quindici portano la firma del "Tanque". L'astinenza era durata anche troppo, l'argentino decide così di rifarsi con gli interessi sulla "Rometta" che si presenta a Bergamo priva di Totti e De Rossi, e con una difesa ballerina. Heinze e Juan non gli prendono neanche la targa. Il risultato è una tripletta da tramandare ai posteri.
VOTO 9. CONQUISTATORE.

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EZEQUIEL LAVEZZI

Il Pocho è il giustiziere dell'Inter. Sesto gol in stagione, tanti quanti ne aveva realizzati l'anno scorso. Per continuare con i numeri, fanno quattro nelle ultime tre partite tra campionato e Champions League. Il suo strabordante talento non è mai stato in discussione, la capacità di essere freddo sottoporta invece sì. Ora sembra aver fatto il passo per diventare un grandissimo.
Voto 8.5. DECISIVO.

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GIOVANNI MARCHESE

Uno dei segreti meglio celati della Serie A. Nel 3-1 del Catania al Novara, c'è una perla d'immensa bellezza: il sinistro al volo del capitano etneo che lascia senza parole Ujkani e manda in estati i tifosi rossoblù. Nella categoria sottovalutati, si prende il primo posto con anni luce di vantaggio sul secondo. Montella se lo gode, Prandelli ancora non lo vede. Peccato.
Voto 8. RIVELAZIONE.

LA FLOP 3

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LUIS ENRIQUE

L'assenza per motivi disciplinari di De Rossi non è il solo motivo per il quale la Roma prende quattro gol a Bergamo. In trasferta i giallorossi sono monotoni e mediocri, prendono sempre gli stessi gol in contropiede, lasciando praterie agli avversari. Troppo facile prendersela con gli Stekelenburg o i Juan di turno. Per cambiare mentalità non è mai troppo tardi.
VOTO 4. PRESENTUOSO.

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ARCHIMEDE MORLEO

Uno con questo nome dovrebbe disegnare geometrie perfette in campo. E invece il povero Morleo è vittima di un demone serbo che risponde al nome di Dusan Basta. Il centrocampista dell'Udinese dispone a piacimento del suo dirimpettaio, il quale non riesce mai a prendergli le misure. In attacco poi il laterale del Bologna non riesce assolutamente ad incidere.
VOTO 4.5. IN BAMBOLA.

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DIEGO MILITO

A Napoli non si vede se non per un controllo sbagliato che vanifica un potenziale contropiede nerazzuro. Il "non gioco" dell'Inter di certo non lo aiuta, ma il Principe fa poco per farsi trovare dai compagni, dando l'impressione che il "magic moment" sia passato. Ranieri tutta via lo lascia in campo togliendo Wesley Sneijder e Diego Forlan. Misteri del calcio.
VOTO 4.5. INESISTENTE.

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