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The Italians, alla volta del Canada da Bettega a Giovinco

Negli anni i campi di tutto il mondo si sono colorati d’azzurro con i tanti talenti italiani esportati nei campionati esteri. Molti dei nostri calciatori affrontano viaggi Oltreoceano per prolungare la loro carriera, ma non è un fenomeno che riguarda solo gli ultimi tempi.
A cura di Vito Lamorte
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Sebastian Giovinco dal prossimo giugno giocherà nei Toronto F.C. L'attaccante italiano arriverà a parametro zero e ha firmato un contratto per i prossimi 4 anni da 10 milioni di dollari a stagione (circa 8,5 milioni di euro) bonus compresi. Il piccolo attaccante torinese è apparso entusiasta della nuova avventura tanto da salutare i suoi nuovi tifosi con un video: "Ciao Toronto, ciao Canada, ciao MLS. Aspettatemi che a luglio arrivo, un bacio. Sono eccitato di aver firmato con il Toronto Fc. Ci vediamo quest'estate, grazie per il supporto". Giovinco non è il primo calciatore italiano che si trasferisce in Canada per continuare la sua carriera da professionista.

Da Barison a Nesta

L'italiano più famoso ad approdare nella NASL fu Roberto Bettega, che si trasferì ai Toronto Blizzard nel 1983 e nel 1984 (39 partite e 10 gol), la stessa squadra in cui poco prima, nel 1980, era andato un altro bianconero, il difensore Francesco Morini e l'anno dopo il ventenne Giampaolo Boniperti, figlio del presidente Giampiero e cresciuto nella Primavera juventina senza mai esordire in Serie A. Per lui a Toronto 18 partite e un gol. Prima di loro, nel 1979, era invece toccato (ma giocò solo 3 partite) ad Alessandro Abbondanza, detto Sivorino, ex attaccante di Lazio e Napoli, a conferma di Toronto come meta preferita dei giocatori italiani di quegli anni. Ci furono molti italiani che volarono in Canada per allietare le masse di emigrati italiani prima di Bobby gol. Ad esempio il povero Paolo Barison, ala di talento e di lungo corso con le maglie di Venezia, Genoa, Milan, Sampdoria, Roma, Napoli, Ternana e Bellaria, finito a Toronto nel 1972,e poi tristemente morto nel 1979 in un incidente in cui rimase coinvolto anche l'allenatore del Toro Gigi Radice, che pur gravemente ferito si salvò. Come Barison sempre al Toronto Metros Croatia – nel 1974 e 1975 – volò Marino Perani, ex Bologna, che fu raggiunto da Roberto "Bob" Vieri (padre di Christian) nel '75, mentre nel 1976 toccò a Paolo Cimpiel, portiere con alle spalle esperienze con le maglie di Bologna, Verona e Cesena. Dopo quest'ondata di migrazione tra gli anni '80 e '90 con la scomparsa del calcio professionistico nel 1984, a seguito del fallimento della NASL, si fermò per riprendere dopo il 2006: sono approdati sulle rive dei Grandi Laghi i vari Marco Di Vaio, Alessandro Nesta, Matteo Ferrari, Bernando Corradi, Daniele Paponi e Fabio Pisanu.

Italiani negli States

Sebastian Giovinco va a rinfoltire la già numerosa flotta di "Italians" che hanno militato nel campionato statunitense: da Giorgio Chinaglia a Giuseppe Galderisi, da Roberto Donadoni a Walter Zenga, fino a Cudicini, attuale portiere dei Los Angeles Galaxy.

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