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Tevez, che festa alla Bombonera: “E’ il giorno più felice della mia vita”

L’Apache ha firmato il contratto che lo lega nuovamente al Boca Juniors prima di concedersi ad un vero e proprio bagno di folla nello stadio degli xeneizes che gli ha riservato un’accoglienza speciale.
A cura di Marco Beltrami
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Carlos Tevez è tornato a casa e ha trovato una marea gialloblu ad attenderlo. L'attaccante argentino, in un'atmosfera di festa assoluta, ha firmato il contratto che lo legherà nuovamente al Boca Juniors prima di concedersi ad un vero e proprio bagno di folla in una Bombonera vestita a festa. Impossibile rimanere indifferente per l'Apache che è apparso visibilmente emozionato in sala stampa. Una girandola di emozioni diventata incontenibile quando è entrato in campo con la maglia del Boca e tutto il pubblico ha intonato "Que de la mano, de Carlos Tevez, todos la vuelta vamos a dar" lasciando letteralmente a bocca aperta il giocatore accompagnato dai suoi figli. "E'Il giorno più felice della mia vita – ha dichiarato l'ex Juventus – Non c'è un altro giorno come questo nella mia carriera, perché sono di nuovo davanti alla mia gente e perché non devo parlare nè in inglese nè in italiano".

Il sogno diventa realtà. Il bomber ha dunque realizzato il suo sogno, ovvero quello di tornare ad indossare la maglia del suo Boca. Una scelta di vita per Tevez che non ha potuto non ringraziare la Juventus e anche l'Atletico Madrid che ha fatto un tentativo per lui nelle scorse settimane: "Da un anno avevo questa idea in mente, mi mancava tutto. La possibilità dell'Atletico di Madrid era vera, e voglio ringraziare Simeone, perché mi ha chiamato e mi ha mostrato il suo interesse per portarmi con lui, ma io sognavo che era tornare al Boca. Pensavo sempre e solo al giorno in cui sarei tornato qui. All'estero uno va da solo, la famiglia che ti accompagna allo stadio non c'è più, ma il popolo è sempre con te, i titoli che vincevo erano sempre dedicati a loro. In Italia negli ultimi 2 anni sono cresciuto moltissimo, non solo come giocatore, ma anche dal punto di vista di punto di riferimento in uno spogliatoio. Torno nel momento migliore della mia carriera, davvero mi sento così. Meno male che non sono tornato a 26 o 27 anni, perché ero grasso e non al massimo, lo sanno tutti".

Il saluto di Maradona. Il bentornato più gradito a Tevez è stato quello di Diego Armando Maradona che era sul palco della Bombonera a lui riservato, con tanto di striscione dedicato a Tevez: "Diego è un grande. L'ultima volta che ho parlato con lui purtroppo è stato dopo la morte di suo papà. Sono contento che sia qui con tutti i tifosi. Con questo freddo, tutta questa gente che è venuta qui, io sarei rimasto a casa a riscaldarmi. Questo club è veramente casa mia, perché qui, a 13 anni, mi baciavano e mi abbracciavano tutti gli impiegati, quando non ero nessuno. E adesso sono ancora gli stessi, e meritano tutti di essere salutati. Il numero di maglia?  Io sono amico di Riquelme, è il massimo idolo del club, io vengo solo per continuare la mia storia, indosserò la sua maglietta, ma non vengo a confrontarmi con nessuno, di Roman però ce n'è uno solo ed è il più grande di tutti".

L'Apache scalpita. E adesso Tevez ha solo voglia di scendere in campo con la maglia del Boca per dare il suo contributo in termini di gol e grinta alla formazione xeneize: "Fosse per me, avrei giocato già domenica. E' molto speciale essere di nuovo qui, e voglio conoscere i nuovi compagni e allenarmi pensando alla partita del sabato. Parlerò con il mister, e in 5 minuti ci metteremo d'accordo sul mio ruolo in campo. Non ci sono misteri, non sono mai stato uno che fa problemi per questo, posso giocare da centravanti oppure iniziare da dietro, come trequartista. Sono io che dovrò adattarmi ai compagni, è uno stile di calcio diverso, più lento e con più grinta che in Europa".

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