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Tavecchio. “Simpatizzo per l’Inter. Serie A del futuro a 18 squadre”

Il presidente della Figc confessa la sua fede nerazzurra: “L’Inter ora ha la sua possibilità, come la Roma e il Napoli, mentre la Juventus sarà la solita corazzata”.
A cura di Marco Beltrami
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In tribuna a San Siro per assistere al big match tra Inter e Juve c’era anche il presidente della FIGC Carlo Tavecchio. Il numero uno del calcio italiano si è intrattenuto nel pre-partita con i dirigenti bianconeri, mentre dopo il fischio finale del match si è complimentato con i vertici cinesi della squadra di casa rinfrancati dall’inaspettato e prestigioso successo per 2-1, contro la favorita numero uno per la vittoria dello scudetto. Una vittoria che ha fatto sorridere anche Tavecchio che all’indomani della partita ai microfoni della popolare trasmissione di Radio Uno Radio Anch’io Sport, ha rivelato: “Ho sempre avuto una simpatia per l’Inter, ma sono contento per la bellezza del campionato, che ora torna ad essere combattuto. L’Inter ora ha la sua possibilità, come la Roma e il Napoli, mentre la Juventus sarà la solita corazzata”.

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Interessanti le parole del presidente della Figc sul futuro della Serie A. Il massimo organo calcistico italiano infatti sta prendendo in considerazione l’ipotesi di una riduzione delle squadre partecipanti, da 20 a 18: “La serie A, come le altre componenti professionistiche, devono avere un ritocco numerico. Non si possono avere 102 società professionistiche e questo rientra nell'idea che ho da tempo e che devo mettere faticosamente insieme per arrivare alla riduzione del numero delle squadre. Queste settimane incontrerò tutti i componenti. Credo che ci debba essere un campionato a 18 per la serie A e a 20 per la B".

Un progetto che comunque avrà bisogno di parecchio tempo, e non potrà concretizzarsi nell’immediato. Tavecchio fissa i tempi, auspicando l’intervento e la collaborazione di tutte le componenti affinché aumenti l’appeal del torneo: “Ci sono un sacco di problemi economici, ma la torta non può essere ripartita in tanti se tutti partecipano con interesse relativo. Non si può ridurre il campionato in uno-due anni, si fa un piano quadriennale o triennale. E' la madre di tutte le battaglie, va presa in considerazione, anche perché bisogna regalare interesse maggiore al campionato".

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