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Tavecchio: “Marotta presidente della Figc? Idoneo, ma troppo potere per la Juventus”

“Marotta viene dal professionismo, da uno dei club più importanti d’Europa. Credo sia idoneo. Troppo potere alla Juve? Non si può occupare il sistema, bisogna fare un bilanciamento e non ci potrebbe essere una simile prevaricazione di un club rispetto agli altri”. Lo dice l’ex presidente federale Carlo Tavecchio parlando della possibilità di eleggere Beppe Marotta, ad bianconero, alla guida della Figc.
A cura di Marco Beltrami
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Giuseppe Marotta nuovo presidente della Figc, una prospettiva che intriga l'ex numero uno del calcio italiano Carlo Tavecchio. Quest'ultimo dimessosi dopo il flop della mancata qualificazione della Nazionale italiana ai Mondiali, è tornato a parlare del futuro della Federazione e delle voci relative alla possibilità di vedere l'Amministratore delegato della Juventus alla presidenza.

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Marotta presidente Figc, troppo potere per la Juve secondo Tavecchio

In un'intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, Carlo Tavecchio ha commentato le ultime indiscrezioni sulle candidature alla presidenza della Figc. In particolare l'ex presidente si è soffermato sul nome di Beppe Marotta, uscito nei giorni scorsi: "Marotta per risollevare il calcio italiano? Viene dal professionismo, da uno dei club più importanti d'Europa. Credo sia idoneo". Tra il dire e il fare però c'è la Juventus: per Tavecchio l'ostacolo alla candidatura del dirigente alla presidenza della Figc è legato al suo incarico di Ad della società bianconera: "Troppo potere alla Juve? Non si può occupare il sistema, bisogna fare un bilanciamento e non ci potrebbe essere una simile prevaricazione di un club rispetto agli altri".

La candidatura di Marotta alla presidenza della Figc

Appuntamento dunque all'assemblea elettiva del 22 ottobre, quando sarà chiaro se Giuseppe Marotta potrà o meno candidarsi alla poltrona di presidente della Figc. Di certo tutti riconoscono a Marotta le grandi competenze, ma come Tavecchio il dubbio maggiore è quello relativo alla sua collaborazione con la Juventus che negli ultimi anni spesso e volentieri si è scontrata con la Federazione, in primi sulla questione degli scudetti revocati. L'ad bianconero inoltre passando eventualmente dall'incarico alla Vecchia Signora a quello in Figc guadagnerebbe molto meno rispetto agli introiti attuali. Un fattore economico che potrebbe incidere sulle sue scelte.

La Nazionale di Mancini e il flop in Portogallo. Tavecchio torna sui rapporti tra Insigne e Ventura

Tavecchio tra futuro e passato è tornato a parlare anche della conclusione della sua esperienza alla guida della Figc. Un'occasione anche per parlare della partita interna contro la Svezia,  e della Nazionale di Mancini con una considerazione sulla maledetta gara di San Siro contro la Svezia: "La Nazionale? Io sono quello che ha meno responsabilità e mi sono dimesso perché nessuno lo ha fatto. In Portogallo si giocava per i tre punti e l'agonismo doveva essere massimo. Rischiamo di retrocedere ancora di più nel ranking. L'esclusione di Insigne contro la Svezia? Non lo so se furono i giocatori della Juve a volerlo ma i fatti dimostrano che Ventura aveva problemi a schierarlo. C'erano 30.000 napoletani quella sera a San Siro. Come si fa a non farlo giocare?"

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