Giuseppe Marotta nuovo presidente Figc, da ad della Juventus guadagna 50 volte di più
Giuseppe Marotta nuovo presidente della Figc. Il nome dell'amministratore delegato della Juventus per adesso è un'ipotesi, il tentativo di trovare una soluzione autorevole perché il governo del calcio italiano esca dall'impasse del commissario, Roberto Fabbricini, in carica dopo le dimissione di Carlo Tavecchio. A Spalato, in occasione dell'Eca (l'associazione generale dei club europei), i dirigenti delle società italiane hanno trovato il modo di confrontarsi – sia pure in maniera esplorativa – sulla necessità di chiudere la stagione dell'incertezza e dare (finalmente) nuovo impulso strategico, progettuale all'intero movimento. La mancanza di un progetto condiviso – che non sia solo la vendita/spartizione al miglior offerente dei diritti tv – è stata la palude nella quale è rimasta impantanata la precedente gestione e con essa ogni ambizione di crescita.
Assemblea elettiva fissata per il 22 ottobre. Il fallimento dell'Italia (la mancata qualificazione al Mondiale) ha rappresentato solo la punta dell'iceberg e il 22 ottobre potrebbe essere la data giusta per ripartire: è per allora che l'attuale commissario straordinario della Federazione ha fissato l'assemblea elettiva. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il sottosegretario allo Sport, Giancarlo Giorgetti (come raccolto dal Corriere della Sera), sarebbero tra i fautori principali della candidatura di Giuseppe Marotta alla guida della Federcalcio ma sanno bene che occorre un consenso molto largo in consiglio (il 73%) e per trovare una soluzione unitaria serve avere il gradimento di altre componenti importanti (Serie C, Serie D, Associazione Calciatori e arbitri).
- Perché dire sì alla candidatura di Giuseppe Marotta. Non è ancora ufficiale e nemmeno è detto che lo sarà ma le ragioni per dire sì sono essenzialmente legate al prestigio e all'equilibrio della sua figura manageriale sia a livello italiano sia internazionale, una garanzia di credibilità per l'intero movimento che in passato aveva provato a stringersi intorno ad Andrea Abodi, ex presidente della Lega di Serie A poi divenuto il numero uno del Credito Sportivo.
- Perché dire no alla candidatura di Giuseppe Marotta. Le perplessità sul ruolo super partes scaturiscono tutte dal suo rapporto di collaborazione con la Juventus che in questi anni non ha mai riconosciuto le sentenze federali in tema di scudetti revocati, agitando perfino la possibilità di muovere causa contro la Figc chiedendo un maxi-risarcimento per il danno subito, sia sportivo sia d'immagine. Per intenderci, Marotta continuerà a contare il numero di titoli conquistati dai bianconeri secondo la numerologia juventina oppure si adeguerà a quanto stabilito dai tribunali?
Il fattore economico. Per il momento l'ad bianconero ha preso tempo per riflettere e per capire quali margini ci sono prima di presentare ufficialmente la propria candidatura. Poi c'è un'altra questione da valutare, l'aspetto economico. Il presidente della Federcalcio guadagna uno stipendio di 36 mila euro lordi (circa 60 mila al netto), un compenso di gran lunga inferiore rispetto alla parcella attuale da dirigente top. Secondo una stima riportata da MilanoFinanza, Giuseppe Marotta è tra i 50 manager più pagati delle società quotate in Borsa.
Quanto guadagna Giuseppe Marotta da manager della Juventus. Basta citare gli ultimi dati per quantificare la differenza in termini economici che c'è tra l'incarico di ad bianconero e quello possibile di presidente della Figc: nella stagione 2016/2017 Marotta ha guadagnano 2.6 milioni di euro così suddivisi, 1.5 milioni di stipendio fisso più 1.1 milioni di bonus quale consigliere di amministrazione e premi vincolati ai risultati sportivi.
