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Tavecchio come Platini, scatta il Fair Play Finanziario anche per la Serie A

Svolta importante per le società italiane che, dalla stagione 2018/2019, dovranno avere i conti in ordine per potersi iscrivere al campionato.
A cura di Alberto Pucci
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Tre anni di tempo per rientrare delle pesanti perdite e pareggiare il bilancio. E' questo l'ultimatum che Carlo Tavecchio e la Federazione hanno dato a tutti i club italiani in grave crisi economica. Dopo le parole successive al fallimento del Parma, il numero uno della Figc è passato ai fatti mettendo a punto una versione "tricolore" del famoso Fair Play Finanziario voluto da Platini. Dalla stagione 2018/19, infatti, tutte le società italiane che vorranno iscriversi al campionato di Serie A dovranno aver raggiunto il pareggio di bilancio: "E’ una situazione delicata e dobbiamo affrontare la questione di società che non hanno titoli per partecipare al campionato – ha dichiarato nei giorni scorsi Tavecchio – Attualmente le percentuali di chi si potrebbe iscrivere non sono alte". Il regime finanziario, che entrerà in vigore dalla prossima stagione e arriverà alla sua piena applicazione tra tre anni, è stato ben spiegato ai club attraverso il "Manuale applicativo del Pareggio di Bilancio", redatto proprio dalla Figc.

Molti club a rischio – Nel documento prodotto dalla Federazione sono stati, infatti, spiegati i parametri i take provvedimento e i ricavi e i costi presi in considerazione dalla Covisoc per giudicare l'andamento economico di un club. Alla voce "introiti", figurano tra gli altri la vendita dei biglietti e dei diritti televisivi, gli incassi da sponsorizzazioni varie e le plusvalenze dei giocatori. Viceversa, tra i costi presi in considerazione ci sono quelli legati all'attività sportiva e amministrativa, gli ingaggi e oneri sociali, gli ammortamenti e le minusvalenze. Il Fair Play Finanziario varato da Tavecchio calcolerà la differenza tra costi e ricavi e farà riferimento alle tre annualità di bilancio precedenti al campionato a cui ci si vorrà iscrivere. In caso di perdite oltre la soglia ammessa (il 25%), i club non potranno partecipare al torneo fino a quando non avranno ripianato il deficit mediante un aumento di capitale.

Divieto di tesseramento – Il drastico cambiamento che, inevitabilmente, produrrà questa nuova regolamentazione sarà fondamentale anche in chiave mercato. Nel documento presentato da Tavecchio, infatti, se un club sforerà il 50% della media del fatturato dell'ultimo triennio, oltre a non potersi iscrivere al campionato non potrà nemmeno operare sul mercato. Un divieto che arriverebbe dalla stessa Covisoc e che bloccherebbe ogni trattativa per le successive due sessioni di mercato, a decorrere dalla stagione 2019/2020.

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