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Susic: “Arrivo a giugno, l’Inter è meglio del PSG”

Tino-Sven Susic, centrocampista bosniaco di ventidue anni, in patria è stato paragonato a Zidane.
A cura di Alessio Morra
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Tino-Sven Susic ha solo ventidue anni, ma quando parla sembra un uomo navigato. Ciò è accaduto forse perché il giovane Susic è sempre stato abituato a vivere sotto i riflettori. Perché sia il Papà, Sead, che lo zio, Safet, sono stati due calciatori importanti. I riflettori però non lo hanno aiutato negli ultimi mesi. Perché zio Safet lo scorso maggio quando decise di convocarlo per i Mondiali brasiliani fu accusato, in Bosnia, pesantemente di nepotismo. Susic ricorda bene quelle critiche e quei momenti: “Sono abituato alla voci sul presunto favoritismo riguardo la convocazione ai Mondiali, perché mio zio era CT. C’è sempre qualcuno che vuole impedirti di raggiungere il tuo obiettivo per invidia, ma ciò mi motiva a lavorare ancora di più. Del Mondiale ho un ricordo splendido.”

Voglio l’Inter – E con grande franchezza il centrocampista bosniaco ha parlato, nell’intervista alla Gazzetta, dell’Inter, la squadra per cui ha sempre fatto il tifo e che sarà con ogni probabilità la sua squadra nella prossima stagione: “Non desidero altro. Tifo Inter da quando ero bambino e ha preso Ronaldo. Un club con una storia simile è un sogno, figurarsi con un allenatore come Mancini. Meglio anche del Psg di zio Saffet. Inoltre preferisco la Serie A. L’Inter è in difficoltà, ma sono certo che tornerà tra le primissime al mondo. Sarei contento di arrivare già a gennaio, ma l’importante per me è arrivare all’Inter e finché non si firma può succedere di tutto.”

Kovacic e Zidane – Susic ha come idolo Zidane e garantisce che rispetto al papà ha uno stile di vita molto diverso, perché Tino-Sven è un serio professionista: “Rispetto a mio padre sono diverso. Lui era fortissimo, ma amava troppo far festa. Io sono diverso. Il mio idolo resta Zidane, ma non oso paragonarmi a lui. So dell’interesse di squadre importanti, ma io penso solo all’Inter. Kovacic? Lui è molto bravo, si vedeva fin da ragazzino. E lo dico io che sono dell’Hajduk: fra noi e la Dinamo Zagabria c’è una rivalità fortissima.”

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