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Suarez: “Ciò che ho vissuto da bambino mi ha reso quello che sono”

In un’intervista l’attaccante del Barcellona è tornato a parlare della sua infanzia complicata: “Da bambino ho dovuto lottare per avere ogni cosa e ciò mi spinge oggi a non considerare perso nessun pallone”.
A cura di Alessio Morra
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Luis Suarez da anni viene celebrato come uno dei bomber migliori al mondo. Il ‘Pistolero’ è un attaccante letale e quest’anno per la seconda volta in carriera ha vinto la Scarpa d’Oro. Con 40 gol segnati è riuscito a mettersi alle spalle Higuain e Cristiano Ronaldo, tra l’altro 14 gol li ha realizzati nelle ultime 5 giornate! Ma Suarez non ha mai, giustamente, voluto dimenticare le sue origini, la sua infanzia e le difficoltà che lo hanno accompagnato nella prima parte della sua vita. Tutte quelle difficoltà lo hanno aiutato a costruirsi un carattere forte, anche se in alcune occasioni è andato un po’ fuori giri (vedi morsi a Ivanovic e Chiellini). E ancora adesso, in un’intervista rilasciata a ‘BeIn Sports’, l’uruguaiano ha ribadito che la sua infanzia complicata lo ha aiutato nel suo percorso: “Tutto quello che ho vissuto da bambino mi spinge a non considerare perso nessun pallone”. Tempo fa il giocatore rivelò che quando aveva undici anni riparava auto assieme al nonno per portare un po’ di soldi a casa, anche se alla madre ciò non lo confessava:

Da piccolo ero inquieto, non stavo mai fermo. A casa mia mancava tutto, anche se non posso dire che mi sia mai mancato da mangiare. Non mi vergogno a dire che quando avevo undici o dodici anni riparavo auto con mio nonno per portare soldi a casa.

Suarez ha però anche confermato che sin da bambino sognava di vestire la maglia del Barcellona con cui quest’anno ha vissuto un’annata splendida. Nella Liga ha realizzato 40 gol in 35 partite (praticamente un gol ogni 79’), mentre complessivamente ha segnato 52 gol in 59 partite, coppe comprese. Il Barcellona ha vinto la Liga, ha perso nei quarti di Champions, ma ha ancora la possibilità di vincere la Coppa del Re, i catalani in finale sfideranno il Siviglia, che ha vinto per la terza volta di fila l’Europa League.

 
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