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Stoke City, Crouch “apre” lo spogliatoio: “Liti, scazzottate e problemi con la doccia”

Il trentasettenne attaccante dello Stoke City ha rivelato aneddoti e curiosità dello stanzone nel quale si cambiano i “Potters”: “La doccia è un incubo. Uno dei giocatori porta il suo docciaschiuma e ce lo dividiamo in venti. A volte usiamo le bottigliette degli alberghi. Solitamente non dovremmo portarle via, ma finiscono sempre nei nostri spogliatoi”.
A cura di Alberto Pucci
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Entrare nello spogliatoio della propria squadra del cuore, nascondersi e osservare da vicino ciò che accade. Violare lo stanzone dove si cambiano i giocatori è il sogno di milioni di tifosi in tutto il mondo. Un desiderio irrealizzabile, che un noto giocatore inglese ha però deciso di rendere "virtualmente" possibile grazie alle sue parole. Dopo le rivelazioni contenute nel suo libro uscito qualche settimana fa, Peter Crouch è infatti tornato a raccontare aneddoti e segreti dello spogliatoio dello Stoke City

"Negli anni ho assistito a liti pazzesche e a qualche scazzottata – ha dichiarato Crouch, nel suo solito podcast settimanale per BBC5 – A fine primo tempo ci si scaglia contro i compagni, poi nella ripresa si gioca bene e ci si stringe la mano a fine partita. Fa parte del gioco". Oltre a qualche rissa, c'è anche il grave problema del docciaschiuma: "La doccia è un incubo – ha continuato – Uno dei giocatori porta il suo docciaschiuma e ce lo dividiamo in venti. Qualcuno si porta le bottigliette degli alberghi, soprattutto quando capitiamo in quelli che mettono le confezioni famiglia nelle camere. Solitamente non dovremmo portarle via, ma finiscono sempre nei nostri spogliatoi. Allora possiamo lavarci bene!".

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Huth e il magazziniere

Le condizioni dei bagni del centro sportivo di Clayton Wood, dove si allena la squadra, lasciano però a desiderare come ha ammesso lo stesso attaccante: "Ci sono tre bagni nello spogliatoio, tutti ridotti in condizioni disastrose. Il peggiore è Huth, arriva prima degli altri e lascia di tutto. Lo trova divertente. Ho scoperto che sopra ce ne sono altri tenuti meglio, quindi uso quelli".

La chiusura è invece dedicata al magazziniere della squadra di Stoke-on-Trent: "E' uno del posto, conosce bene i tifosi, ma non bisogna farlo arrabbiare. Basta scambiare la maglia con qualcuno, che chi lo fa deve pagarsene una nuova. Cinquanta sterline da pagare senza sconto al negozio del club. E' assurdo! Se sto giocando in FA Cup e un ragazzino mi chiede la maglia non posso dirgli ‘no, costa 50 sterline'".

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