Squalifica o multa, cosa rischiano Bakayoko e Kessié per lo sfotto’ ad Acerbi
Il capo della Procura Federale, Giuseppe Pecoraro, ha segnalato al Giudice Sportivo l'ausilio della prova tv per valutare il comportamento di Kessié e Bakayoko. La maglia che Acerbi aveva scambiato con l'ex Atalanta è divenuta oggetto di polemica – perché mostrata a mo' di scalpo e di scherno sotto la Curva – e al tempo stesso ha attirato l'attenzione degli organi disciplinari.
Davvero i due calciatori del Milan rischiano la squalifica per quel gesto? Davvero Gattuso rischia di trovarsi senza due calciatori fermati per quell'atteggiamento? L'ipotesi più verosimile è che a entrambi venga comminata una multa, magari anche salata, a meno che nel referto degli ispettori della Figc presenti a bordo campo non sia stato indicato dell'altro, qualcosa di più grave rispetto a quanto mostrato dalle telecamere e in foto così da giustificare un provvedimento più severo.
Kessié e Bakayoko possono essere giudicati attraverso la prova tv? Difficile che accada poiché a uno strumento del genere si ricorre nel caso di condotta violenta, bestemmie o addirittura per comportamenti gravemente antisportivi (una simulazione che causa un rigore o altri sanzioni da parte del direttore di gara). Nessuna di queste ipotesi è riconducibile a quanto accaduto sabato sera a San Siro a meno che il giudice sportivo – con una sentenza che creerebbe un precedente – non allarghi il campo della condotta violenta a quella morale, interpretando l'atteggiamento di Bakayoko e Kessié come una forma di offesa così grave e lesiva del difensore laziale da equipararla alla condotta violenta appunto.
Cosa può mettere nei guai i due giocatori rossoneri? Oltre a quanto annotato dall'arbitro, anche il rapporto stilato da un ispettore federale presente a bordo campo può essere dirimente per valutare la gravità/violenza del gesto commesso arrivando a una squalifica. E'per questa ragione che più del turno di stop, tanto Kessié quanto Bakayoko rischia un'ammenda per quello che il Milan ha definito eccesso di goliardia prefigurando – in caso di stop – anche la tesi difensiva da proporre in caso si rendesse necessario il ricorso.