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Squadre tappezzate d’oro, i 5 club con le sponsorizzazioni più ricche d’Europa

Dal Manchester United al Bayern Monaco, ecco quali sono le squadre che incassano più soldi dai “main sponsor. Premier League miniera d’oro, Liga e Bundes a seguire. Assenti Ligue 1 e Serie A.
A cura di Salvatore Parente
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I club calcistici di tutto il mondo ormai, e non solo dall’ingresso di alcuni di essi in borsa, sono delle autentiche aziende con asset strategici importanti, capitali sociali, complesse strutture organizzative e conti da tenere costantemente in ordine. Così, in questo nuovo modello di business, di gestione, le squadre più vincenti, spesso, sono anche quelle con un appeal maggiore, un coordinamento ramificato ed un management di prim’ordine che, inevitabilmente, conducono a ricavi ulteriori e fatturati migliori.

Fatturati alla base dei successi sportivi ma che competono agli uffici dirigenziali indaffarati, anno dopo anno, a trovare qualsiasi strumento utile ad accrescerlo e a farlo diventare sempre un’arma più importante. Fra le componenti che contribuiscono a fare le fortune di ogni singola società e a rafforzare l’ultima riga del bilancio però, ci sono, oltre ai danari provenienti dai trasferimenti dei propri calciatori, accordi di partnership con noti marchi sportivi, naming rights dei rispettivi stadi, diritti televisivi, merchandising ma anche ricche e generose sponsorizzazioni. Proprio a quest’ultimo aspetto concentriamo la nostra attenzione per chiarire quali sono i top team europei che ottengono maggiori ricavi da questo fondamentale del “gioco”.

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Manchester United, un brand di successo

In testa a questa specifica graduatoria di marketing ma anche di attrazione del proprio marchio troviamo il “brand” Manchester United che, con i suoi tifosi sparsi per tutto il globo, rappresenta una autentica macchina da soldi. E sì perché i Red Devils che peraltro sono tornati in auge e al successo dopo alcuni anni bui con lo “Special One” Mourinho ricevono, solo dallo sponsor principale, ovvero quello che vediamo sulle divise ufficiali, ben 70 milioni di euro dalla General Motors per far apparire il marchio Chevrolet sulle casacche rosso fuoco di scena a Old Trafford. Una miniera d’oro a cui vanno poi aggiunte le altre somme derivanti dai diversi accordi siglati dal colosso inglese, senza dimenticare l’innovazione, di cui parleremo dopo, dello sleeve sponsor, ovvero: dello sponsor sulla manica.

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Barcellona, l’E-commerce rende bene

Sul lato sportivo, bisogna ammetterlo, il Barcellona non sta attraversando un periodo eccezionale con l’addio di Neymar che ha un po’ traumatizzato e depresso un ambiente storicamente a mille. Eppure, questo sentimento di scoramento attuale potrebbe essere attenuato dalle prime due vittorie in Liga, già +2 sugli eterni rivali del Real Madrid, dall’arrivo di Dembélé dal Borussia Dortmund ma, anche, per quanto concerne il lato economico, dai 55 milioni di euro annui per 4 anni che la Rakuten, multinazionale giapponese di e-commerce, garantisce a Bartomeu e soci. Una somma importantissima, la seconda d’Europa, che, probabilmente, avrà influito anche nell’ultimo arrivo in casa Barça e che potrà essere un ottimo viatico per nuovi acquisti e nuovi investimenti nell’ottica di riportare in alto, specie dal punto di vista umorale, l’orgoglio, ferito, blaugrana.

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I giapponesi alla conquista del calcio, sponsorizzano pure il Chelsea

Sul secondo gradino del podio, e quindi ex aequo col Barcellona, troviamo il Chelsea di Abramovich e Antonio Conte. La compagine londinese che fra pochi giorni ritornerà nel suo habitat naturale, ovvero il palcoscenico della Champions League, sfoggia un accordo di partnership molto vantaggioso che assicura, ogni singola stagione, un tesoretto niente male da poter mettere a disposizione del club. La Yokohama Tyres, azienda nipponica di pneumatici, infatti, già dalla scorsa stagione per scrivere il proprio nome sui fieri pettorali dei calciatori Blues corrisponde al club inglese ben 55 sonanti milioni di euro che diventano la seconda somma più alta che uno sponsor elargisce ad un club calcistico. Una cifra di tutto rispetto che fa comprendere le reali potenzialità, sul mercato, del Chelsea deciso a tornare grande anche in Europa.

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Malgrado Fly Emirates, l’Arsenal non vola

In quarta posizione il dominio economico della Premier League non si interrompe di certo, anzi. Appena fuori dal podio, infatti, troviamo l’Arsenal di Wenger che vive una sorta di frattura fra la salute delle casse societarie e le alterne fortune dell’ambito sportivo. Con i "mal di pancia" di Alexis Sanchez, la cessione di Oxlade-Chamberlain e la sonora sconfitta di 15 giorni fa contro il Liverpool, i Gunners non possono dirsi di certo soddisfatti del loro cammino in questa stagione, eppure, i 37 milioni di euro dal colosso del trasporto aereo Fly Emirates potrebbero alleviare questi malumori con la consapevolezza di una solidità finanziaria da poter investire per trattenere i big in rosa e rilanciare, con vigore e energia, il marchio Arsenal con nuovi volti da prelevare sul mercato.

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Bayern Monaco nella top 5, battuto il Real Madrid

A chiudere questa top 5 dei club che ricevono più soldi dai “main sponsor”, quelli, per intenderci, che leggiamo sulle casacche delle compagini di tutto il mondo, troviamo, per 1 solo milione di euro in più rispetto al Real Madrid di Zidane, il Bayern Monaco di Ancelotti. Difatti, il club bavarese rinnovando l’ormai storico legame con Deutsche Telekom, riesce a ricavare 32 milioni di euro all’anno dall’azienda di telecomunicazioni nazionali beffando i rivali, almeno sul terreno europeo, Blancos che, invece, si fermano a quota 32 con Fly Emirates. In definitiva, la partita degli sponsor, in attesa che i due colossi del football europeo possano sfidarsi nuovamente sul campo, seppur di misura, va al Bayern.

Sleeve sponsor, la "trovata" della Premier

Mentre da un paio d’anni l’Italia ha aperto al doppio sponsor con una stringa apposita lasciata sul retro delle divise dei 20 club del massimo campionato, la Bundesliga e, in particolare, la Premier League ha aperto a questa soluzione solo da quest’anno riservando uno spazio, sleeve sponsor, sulla manica sinistra delle casacche delle società inglesi. Eppure, nonostante il ritardo, il richiamo del torneo più seguito al mondo ha già fatto breccia nel cuore di diverse aziende che hanno deciso di aprire i cordoni della borsa per accaparrarsi un posto, seppur piccolo, in pista. Così, delle 20 società britanniche ben 11 sfoggiano questo secondo sponsor sulla maglia ufficiale con le due di Manchester in testa per ricavi annui con, rispettivamente, 12 milioni di sterline da Tinder per lo United e 10 da Nexen Tire per il City.

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