Spalletti: “Giusto puntare il dito contro di me, all’Inter mi sento sempre in discussione”
Inter-Udinese rappresenta una grande occasione per la formazione di Spalletti. Reduci dal pareggio interno contro il PSV, costato l'eliminazione in Champions, i nerazzurri sono chiamati al riscatto per riprendere il cammino in Serie A, e ritrovare quella vittoria che manca dal 24 novembre (3-0 al Frosinone). Spalletti nella conferenza stampa della vigilia del match contro i friulani in programma sabato 15 dicembre alle 18 (diretta tv su Sky), ha fatto il punto sul momento dell'Inter, raccontando la voglia di rialzare la testa di Icardi e compagni.

Inter eliminata in Champions, per Spalletti non bisogna demolire quanto fatto
Che Inter vedremo in campo con l'Udinese? Luciano Spalletti evidenzia la voglia di riscatto dei nerazzurri, che nonostante la delusione per l'eliminazione in Champions chiede il sostegno del pubblico: "Secondo me questi ragazzi meritano il sostegno dei tifosi, sono dispiaciuti per quanto successo e hanno voglia di giocare subito una partita come quella di domani, perché sanno che quello è il primo passo". E nonostante il flop e quelli che ha definito come tentativi di demolizione, l'Inter deve andare dritta per la sua strada: "Mi sembra che i calciatori stiano lavorando nella maniera giusta, l'eliminazione fa male, un dolore che crea difficolta', ma siamo usciti per la differenza reti, a 10 minuti dell'ultima partita dalla fase a gironi, la squadra secondo me ha fatto bene meritavamo di vincere, abbiamo creato diverse occasioni, ma è chiaro che il risultato fa una grande differenza. Nessuno prima ci dava la possibilità di passare il turno e invece noi fino agli ultimi 10 minuti eravamo li', dovevamo fare di più, ma non è il caso di demolire quanto questa squadra ha fatto in questo ultimo anno e mezzo, il nostro risultato e la nostra sconfitta non va a demolire quello che abbiamo fatto, per questo motivo torno a ripetere che questi calciatori meritano il sostegno dei tifosi".
Spalletti e il possibile addio all'Inter, il tecnico si sente sempre in discussione
Spalletti che ha visto segnali positivi in allenamento dalla sua Inter, non può non registrare il divario di 14 punti dalla vetta della classifica. Il tecnico però guarda il bicchiere mezzo pieno: "Dipende un po' dal vedere da dove siamo partiti. Siamo a -14 dalla Juventus, siamo partiti da -29, dal settimo posto. Tutti ci davano impossibilitati a passare il turno. Poi è chiaro che abbiamo perso questa partita e per come la squadra si era preparata la possibilità di giocare l'ultima gara era possibile passarlo il turno, perché aveva fatto un grande girone d'andata. E' chiaro che c'è un po' di delusione, ma noi non dobbiamo ribaltare nulla di quel che abbiamo fatto finora. Ci siamo costruiti un tragitto da portare avanti". Ma l'allenatore toscano si sente in discussione? Questa la risposta di Spalletti: "E' giusto tenere puntato il mirino su di me, non sui giocatori che stanno facendo quello che devono fare. Statene certi che prenderanno in esame quanto successo e rimarranno sul carro a lavorare per i nostri obiettivi. Anche se avessi passato il turno, mi sarei sentito in discussione perché in un club come l'Inter sei sempre in discussione".
Spalletti e le critiche eccessive all'Inter
L'allenatore dell'Inter si tolto qualche sassolino, rispondendo a qualcuno che a suo dire ha esagerato con le critiche: "Mi sembra che qualcuno abbia usato il piede di porco, ma se le critiche sono fatte nella maniera giusta diventano anche costruttive. E’ chiaro che non ci si può aspettare molto da una critica fatta da chi è tifoso di un’altra squadra, perché tra voi giornalisti c’è qualcuno che è tifoso di altre squadre. Non bisogna interferire con la nostra educazione professionale, perché sappiamo dove può arrivare una critica corretta, in cui c’è da prendere qualcosa e da usarla se fatta in maniera civile"
L'arrivo di Marotta
Solo parole di apprezzamento per l'arrivo di Beppe Marotta, ufficializzato nelle vesti di nuovo dirigente dell'Inter: "Ha dimostrato di potersi confrontare con il palazzo, ma sa stare anche dentro lo spogliatoio, dunque porterà di sicuro un contributo. Tutti i professionisti che lavoravano all’Inter mi avevano già messo a disposizione il necessario per lavorare con qualità ed efficienza. Si vanno a sommare dunque anche le sue caratteristiche per andare ancora più avanti"