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Spalletti e la linguaccia di Crotone, ecco a chi era rivolta

Dopo il gol del 2-0 di Perisic, Spalletti ha esultato con una linguaccia. I tifosi del Crotone si sono arrabbiati moltissimo, il tecnico dell’Inter nel dopo partita ha spiegato che quel gesto era rivolto ai suoi collaboratori.
A cura di Alessio Morra
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A Crotone l’Inter con i gol nel finale di Skriniar e Perisic ha vinto per 2-0 e così ha conquistato il quarto successo consecutivo. Spalletti per una notte è solitario al comando. La sua squadra non brilla, ma ha grande solidità e con personalità ha vinto una partita in un campo difficile. Dopo il gol dell’attaccante croato il tecnico nerazzurro ha esultato con una linguaccia, che ha fatto arrabbiare e non poco i tifosi calabresi.

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La linguaccia di Spalletti a Crotone

La sfida di Crotone è stata particolarmente complicata per i nerazzurri, che oggi hanno sfoggiato la nuova terza maglia. Poco minuti prima del gol del vantaggio di Skriniar, il portiere di Spalletti Handanovic era stato protagonista. Quando ha raddoppiato Perisic l’incontro è stato chiuso in modo definitivo dall’Inter, Spalletti si è rilassato e ha festeggiato con una linguaccia. I tifosi dello Scida non hanno preso bene quel gesto. Nel dopo partita Spalletti ha spiegato verso chi era rivolta quell’esultanza: “Al primo gol sono stato fermo, al secondo ho esultato, ho fatto un po’ di lingua ai miei collaboratori. Questo è il primo gol per il quale esulto”.

Spalletti e la linguaccia, i precedenti

Non è la prima volta che Spalletti esulta in questo modo, perché sui social sono rapidamente apparse una serie di immagini che testimoniano come l’allenatore toscano abbia già celebrato più di un gol e qualche vittoria con questo tipo di gesto quando era l’allenatore della Roma.

2-0 al Crotone, Inter sola al comando

Dopo la partita Spalletti ha esaltato la personalità dei suoi ragazzi e soprattutto il centrale slovacco Skriniar, che oltre a difendere in modo egregio ha dimostrato di avere delle eccellenti doti anche in fase offensiva: “Secondo me la personalità c’è stata. Dovevamo essere più veloci nella costruzione. Skriniar è eccezionale, perfetto, è un calciatore sempre attento, non lo trovi mai in difficoltà”.

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