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Spalletti e il derby alla Troisi: “Dicono che perderemo? Me lo segno”

Il tecnico nerazzurro, dal quartier generale interista, ha lanciato la sfida a Montella: “Siamo amici oltre che colleghi, ma io voglio vincere. E’ questa la partita che conta, nient’altro”. E su Icardi punta a occhi chiusi: “Ha le spalle larghe come Ibrahimovic”.
A cura di Alberto Pucci
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Sette vittorie in otto partite, autorizzano l'Inter di Luciano Spalletti ad un approccio fiducioso al derby numero 167 in Serie A. Nonostante la differenza in classifica, il tecnico nerazzurro è anche lui delle idea che non ci siano i sette punti di differenza tra le due squadre: "Sono d'accordo con Montella, apprezzo il suo modo di lavorare ed essere – ha esordito il mister di Certaldo – Siamo amici oltre che colleghi ed è un tecnico capace e persona intelligente. Anch'io sono convinto che questa classifica non sia corretta. Ma non se la prenda con noi, hanno fatto tutto da soli".

"Mirabelli che dice che dobbiamo aver paura di loro? Mi sembra il prete che dice a Troisi "ricorda che devi morire, che devi aver paura". Mo' me lo segno. Per me sarà un grande privilegio vivere questo derby. Come numeri è il primo al mondo e questo dice il modo in cui viene preparato da tutta Milano".

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La forza del gruppo

Se Icardi e compagni arrivano all'appuntamento della stracittadina con i favori del pronostico, è anche grazie alla solidità difensiva messa in mostra dai giocatori di Spalletti: "Avere una difesa forte è una qualità, anche se qualche volta abbiamo concesso troppo – ha continuato l'allenatore – Dobbiamo migliorare e fare qualcosa di più, stiamo lavorando in tutte le direzioni perché vogliamo giocare partite importanti come questa in modo giusto".

"L'assenza di Brozovic? Lui è importante al di là dei due gol di Benevento, però non abbiamo bisogno di niente e di nessuno, sappiamo che dobbiamo avere aspirazioni importanti nelle singole partite, minuto dopo minuto – ha concluso Spalletti – In questo derby dobbiamo fare il massimo, non ci sono alibi. E' questa la partita che conta, nient'altro. Dobbiamo farci trovare pronti. La forza e il nome dell'avversario è notevole, ma di qua c'è altrettanta storia e nome importante: l'Inter".

Icardi, spalle larghe come Ibra

Ultima riflessione all'attaccante, Icardi, che Spalletti definisce decisivo e paragona a un altro grande protagonista dei derby passati. "Nonostante l'età che ha, Maurito è un calciatore con le spalle grosse. Se si misurano sembra quasi Ibrahimovic – ha aggiunto il tecnico -. Si è messo a disposizione del collettivo. Ha tutte le qualità per poter essere decisivo al di là del gol".

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