Spagna, José Mourinho patteggia col Fisco: 2 milioni di multa e un anno di carcere
Dopo Cristiano Ronaldo, anche il suo connazionale ed ex allenatore José Mourinho, deve fare i conti con il Fisco spagnolo. Lo Special One, ritenuto colpevole di frode in terra iberica, patteggia una condanna a un anno di carcere con la condizionale e quasi due milioni di di multa. Il verdetto si riferisce ai fatti avvenuti negli anni 2011 e 2012, quando Mou era alla guida del Real Madrid, ed era stato rinviato a giudizio per aver "nascosto" dell'entrate legate ai suoi diritti d'immagine.

José Mourinho colpevole di frode fiscale, patteggia un anno di carcere e 2 milioni di multa
José Mourinho è stato ritenuto colpevole di frode fiscale in Spagna. L'ex manager del Manchester United (è stato esonerato nello scorso dicembre) si è presentato davanti al giudice in un tribunale di Madrid, per confermare l'accordo di patteggiamento che aveva già raggiunto con il pubblico ministero. Il portoghese ha patteggiato una condanna a un anno di carcere con la condizionale e quasi due milioni di di multa.
Perché Mourinho è finito nel mirino del Fisco. Lo Special non andrà in carcere
I fatti risalgono agli anni 2011 e 2012 quando José Mourinho allenava il Real Madrid. Il tecnico è finito nel mirino del Fisco spagnolo per aver ‘nascosto', attraverso una serie di società, entrate (si parla di oltre 3 milioni) sui suoi diritti d'immagini. Una cifra che dovrà rimborsare, aggiungendovi 2 milioni di euro di multa. Ma José Mourinho finirà in carcere? No, perché la sentenza di un anno di detenzione verrà infatti commutata in una multa di 182.500 euro, visto che in Spagna le pene detentive sotto i due anni di carcere vengono commutate con la condizionale e una multa.
Mourinho come Cristiano Ronaldo
Per Mourinho dunque stessa sorte di Cristiano Ronaldo. Anche il campione portoghese è stato accusato di evasione e frode per aver eluso tasse, attraverso una rete di società con sede all'estero, nel corso della sua esperienza al Real Madrid, relative ai proventi dei diritti d'immagine. CR7 per chiudere il caso ed evitare guai peggiori ha deciso di patteggiare, pagando così un'ammenda di 19 milioni di euro (una cifra tutt'altro che alta per lui che guadagna 30 milioni al mese in bianconero).