Soffre, rimonta, vince, va ai quarti: è la Juve spietata di Allegri
Wembley Stadium espugnato a ‘passo di tango': grazie alle reti di Gonzalo Higuain e Paulo Dybala la Juventus ha ribaltato il risultato e si è presa la qualificazione ai quarti di finale di Champions League in casa del Tottenham con una grandissima prova di carattere quando all'intervallo tutto sembrava perduto visto che gli Spurs sembravano più dinamici e meglio messi in campo.
La squadra bianconera ha reagito nel momento in cui tutto sembrava essere perduto e a lanciare la riscossa è stata l'uomo già atteso: Gonzalo Higuain, autore della rete del pareggio e dell'assist per il goal vittoria di Dybala. Grande prova di Douglas Costa. Il Tottenham ha perso la bussola dopo il goal che ha equilibrato l'incontro e nonostante la furia finale tutto è stato vano. A differenza di quanto accaduto al Parco dei Principi di Parigi, in occasione di Paris Saint-Germain-Real Madrid, a Wembley il minuto di silenzio in ricordo di Davide Astori è toccante e molto sentito sia in campo che sugli spalti.
Le formazioni
Mauricio Pochettino ha mandato in campo la miglior formazione possibile: Lloris in porta; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies in difesa; Dier e Dembele a fare da schermo davanti all'ultima linea e motori per innescare Eriksen, Dele Alli e Son alle spalle di Harry Kane. Massimiliano Allegri ha mischiato le carte alla vigilia e si è presentato a Wembley con un 4-3-2-1: tra i pali Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini e Alex Sandro sulla linea difensiva; Khedira, Pjanic e Matuidi in mediana con Dybala e Douglas Costa a supporto di Higuain.
Il Tottenham si illude, Juve è spietata e va ai quarti
Son è un demonio, Marciniak non vede due penalty
La prima frazione di gioco ha visto gli Spurs comandare le operazioni di gioco mentre i bianconeri hanno provato a pungere soprattutto in contropiede. Due episodi hanno movimentato i primi 25′: Chiellini da terra ha controllato di mano un pallone in area e Vertonghen che ha abbattuto Douglas Costa subito dopo essere entrato nei 16 metri di fronte a Lloris ma in entrambi l'arbitro polacco Marciniak ha fatto proseguire. Gigi Buffon è protagonista con due buoni interventi su Heung-Min Son, che prima di piede e poi di testa ha provato a mettere in difficoltà il portiere della Juventus, ma al minuto 39 è il coreano ad avere la meglio con un tiro sbilenco che ha messo fuori casa il numero 1 della Vecchia Signora.
La Juventus ha provato a reagire ma il tiro dal limite di Pjanic è lento e poco preciso. La prima frazione di gioco ha visto il Tottenham più padrone del campo e creare gioco con più personalità rispetto ai bianconeri, perciolosi solo in paio di situazioni dalle parti di Lloris.
Higuain-Dybala non perdonano: Juve ai quarti, Tottenham ko
La seconda frazione è continuata sulla falsa riga della prima ma gli Spurs non sono riusciti a battere Buffon per la seconda volta. A 30′ dalla fine Allegri ha mandato in campo Asamoah e Lichsteiner, per Matuidi e Barzagli, e la Juventus è cresciuta subito. Dopo pochi minuti la gara è cambiata e al 64′ Higuain ha pareggiato con un tocco sotto misura da pochi passi. A completare la rimonta ci ha pensato Paulo Dybala che ha battuto Lloris con un tiro secco e preciso sotto l'incrocio dei pali appena entrato in area. Delizioso l'assist del Pipita in occasione della rete del vantaggio bianconero: stop, protezione e palla nello spazio. Manuale del calcio.
La Juventus ha sofferto la pressione degli Spurs, rabbiosi dopo essere finti sotto nel risultato, ma nonostante una grande mole di gioco e di occasioni il risultato non è cambiato. Allegri ha inserito Sturaro per rinfoltire il centrocampo e per compattare le linee: la mossa è giusta. Kane ha messo paura a Buffon con un colpo di testa che è finito sul palo e ha danzato sulla linea prima che Chiellini lo calciasse via.
Al triplice fischio è tripudio Juventus e una grande amarezza per il Tottenham che aveva pregustato il passaggio dopo la rete di Son. La squadra di Pochettino ha messo in mostra il solito calcio brillante ma ha peccato, ancora una volta, di esperienza nelle gare che contano e ha mostrato la solita difesa ballerina. Juve spietata e con una personalità di ferro: Max Allegri cambia la Juve spostando Alex Sandro in più avanti e inserendo Lichsteiner sulla destra ma, questa volta più di altre, deve dire grazie ai due fuoriclasse che ha lì davanti per la concentrazione e il cinismo negli ultimi 16 metri.
Il migliore: Gonzalo Higuain
È l'uomo del momento in casa Juventus: il numero 9 bianconero ha siglato la rete del pareggio e ha regalato un pallone fantastico a Dybala per la rete della vittoria. Il Pipita ha subito la coppia Vertonghen-Sanchez nel primo tempo ma nella ripresa è salito in cattedra e ha regalato due perle fondamentali per la qualificazione. Dopo il rigore sbagliato all'andata, Higuain si è preso una bella rivincita su quanti lo avevano bollato come "mai decisivo" nei match che contano ma stasera la risposta l'ha data sul campo. Dopo l'exploit di Batistuta, un altro argentino ha gelato Wembley e ha regalato la qualificazione ad un'italiana.
Sconfitta indolore per il City: Basilea vince a Etihad 2-1
Nell'altra gara della serata il Manchester City, con una formazione in "stile Kharkiv", ha ospitato il Basilea dopo il 4 a 0 dell'andata. I Citizens hanno perso per 1-2 grazie alle reti di Elyounoussi e Lang che hanno reso vano il vantaggio di Gabriel Jesus. La squadra di Pep Guardiola aveva messo al sicuro la qualificazione già nel primo confronto e stasera la presenza di molte seconde linee ha fatto capire fin da subito che la gara non sarebbe stata molto avvincente.